L’ASSEDIO DEL CEMENTO AL “PARCO PETRARCA” 1a puntata

Il “parco Petrarca” è in realtà meglio noto come parco delle Cave di Baggio. E’ forse il più vasto e il più bello, all’interno dell’area comunale milanese, nonostante la sua posizione periferica ne faccia una realtà sottovalutata dagli stessi milanesi. E’ un parco storico-letterario non solo perché per otto anni fu la dimora del poeta Francesco Petrarca (1343-1361), in una cascina ancora oggi in piedi nell’area, dove riscrisse tre volte il “Canzoniere”, opera conosciuta in tutto il mondo, ma anche perché nelle vicinanze sopravvivono le coltivazioni a marcita, le rogge e i fontanili scavati ancora in età medievale. 
Conserva ancora le centuriazioni quadrangolari di età romana e le stesse cave (in realtà dei piccoli laghi), non sono che le paludi naturali dove nel corso del XX secolo si è parecchio scavato per ricavarne laterizi destinati all’edilizia. Fra questi elementi, è risorto un habitat naturalistico con presenze faunistiche rare, al di fuori di tale contesto. 
Il parco è stato letteralmente strappato al Comune di Milano con decenni di lotte e altrettanto tempo è occorso per renderlo fruibile. Le sue aree però non sono tutte acquisite all’amministrazione del parco, restano in mano privata e, guarda caso, sono ampiamente degradate, nonostante i 5 milioni già messi  a disposizione da parte dello stesso Comune da diversi anni. La loro condizione di bruttura a cielo aperto è intenzionale, serve a introdurre pesanti colate di cemento ad alta speculazione edilizia, presentate come liberatorie opere di “riqualificazione”. E’ incredibile come il Comune, anche attraverso l’Expo, che qui vuole far passare il contestatissimo canale, ponga mille difficoltà alla sua definitiva sistemazione e messa in sicurezza. 
In questo video, Massimo de Rigo, uno dei maggiori esperti del parco, illustra le speculazioni edilizie già consentite e in cassetto…

 




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