Il quartiere si chiama Sant’Ambrogio, non Ramsetes o Amenophis, ma la chiesa è una (paramassonica) piramide. E se si cominciasse a correlare la forma dell’architettura ai toponimi, alla storia del territorio?
Andiamo a vedere in quali condizioni si trova il quartiere popolare Sant’Ambrogio di Milano, costruito in due riprese negli anni 60. Considerato un modello per qualità abitativa, è concepito come una vasta area pedonale al centro della quale ci sono la chiesa, a forma di piramide, la fontana e il centro civico. Il parco è tagliato in due da una strada peraltro poco frequentata, ma è interessante perché conserva elementi della ruralità originaria e, soprattutto, a proposito di “nutrire il pianeta”, un’area destinata alla coltivazione di ortaggi da parte dei cittadini. Non mancano problemi legati a un certo degrado.
La nostra Azienda A.Salvi&C SPA è in Bovisa in via Cosenz 32 dal 1942. Oggi,mio nonno fondatore della Società nel 1920 non riconoscerebbe il quartiere […]
Il pittore è un caravaggesco francese, incredibilmente anonimo, cresciuto presumibilmente nella cerchia di Nicolas Régnier, il quadro appartiene alla Collezione Croff-Guelpa del Museo Civico di
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