MONTE STELLA, PROGETTO INVASIVO PER IL GIARDINO DEI GIUSTI
Testo e videointervista di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana n. 77
Sotto quelle rovine morirono almeno mille persone innocenti (è solo un calcolo approssimativo), fra uomini, donne e bambini. Tutti, o quasi, civili innocenti.
E’ qui che il sindaco Giuliano Pisapia vorrebbe installare una serie di strutture murarie in cemento, pietra e acciaio a scopo artistico-meditativo e rievocativo, sulla base di un progetto presentato dall’architetto Stefano Valabrega. In questo video, il figlio di Piero Bottoni, Alessandro, spiega come di fatto, un simile progetto di ampliamento e trasformazione del Giardino dei Giusti rappresenti uno stravolgimento di una delle zone meglio riuscite del parco. Come rilevato anche dal Consiglio di Zona, è stato affidato extra lege, in modo del tutto irregolare, a un solo architetto. In sostanza, si pretende di realizzare una nuova area monumentale nell’ambito di un altro monumento consolidato, il parco collinare di Monte Stella, senza nemmeno ricorrere a un concorso pubblico in grado di confrontare le diverse soluzioni possibili pensate da esperti paesaggisti per migliorare la godibilità del Giardino dei Giusti.
Alessandro Bottoni spiega inoltre che, nonostante le buone intenzioni, quello di Pisapia è un progetto di vecchia concezione, quando ne basterebbe uno ecologico, armonizzato al contesto, non così invasivo, magari comprensivo di meno costosi ausili elettronici come le app, da cui è possibile, tramite cellulare, risalire con maggior senso didattico alle biografie delle personalità segnalate sui ceppi del Giardino dei Giusti di San Siro.
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