I borghi: LA NON PIAZZA DI TRENNO
Il borgo di Trenno si presenta come uno dei meglio conservati e uno dei luoghi maggiormente ciclabili fra i tanti che circondano Milano. E’ noto perché dà il nome a uno dei parchi più grandi di Milano, vasto 590mila mq, 200mila in più del Sempione. Si è salvato dalla speculazione edilizia semplicemente perché è stata area militare fino agli anni 70 e di questo passato il maggior ricordo è il piccolo cimitero dei soldati inglesi, situato circa a metà. Poiché elle vicinanze, si trovano anche il Bosco in Città e il Parco Sud, è uno dei borghi più verdi di Milano, al centro di uno straordinario sistema.
Va detto subito che Trenno è stato un Comune con giunta, sindaco e amministrazione propri fino al 1923, anno in cui è stato assorbito da Milano insieme ad altri 10 comuni, con regio decreto voluto dai fascisti ormai al potere, senza nemmeno consultale la loro popolazione e ovviamente senza indire nuove elezioni. Da lì è iniziata la decadenza, l’abbandono verso l’anonimato e l’insignificanza rispetto al territorio. Trenno nel XII secolo era capoluogo di una serie di abitati: Lerenteggio (Lorenteggio), Figino, Lampugnano, San Leonardo, Arese, Quarto Cagnino, Quarto Uglerio, Quinto Romano e San Romano e nei secoli successivi ha continuato a fungere da punto di riferimento per diverse di queste località. Le costruzioni più antiche si presentano quasi tutte ben conservate, grazie ai privati, eccetto alcune in stato di fatiscenza, che qui documentiamo. Manca solo la mano pubblica, evidente soprattutto nell’assenza di un’isola pedonale nel cuore del paese, capace di collegare la chiesa dedicata a Giovanni Battista al gruppo di edifici d’epoca che le gira intorno sul fianco destro. La piazza più antica, infatti, è un aborto di piazza, basta vedere la foto qui a fianco, tratta da google map. Nonostante la facciata neoclassica, la chiesa viene testimoniata per la prima volta nella storia in un atto del 1017. E’ dunque uno dei monumenti più antichi di Milano e il circondario è uno dei più notevoli per bellezza, per il paesaggio naturale che ancora esiste, per la presenza del Parco Sud.
A Trenno, segnala Wikipedia, “è ancora attiva una delle tredici cascine milanesi in funzione: l’ottocentesca Cascina Campi, che pratica l’allevamento di bovini da carne, accudisce e cura cavalli, mantiene una fattoria di piccoli animali e ha sviluppato le attività agroturistiche oltre a una scuola di equitazione circense e di giocoleria”. Vedi http://www.cascinacampi.it/
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