Consentito uno scempio nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo. Con lo stanziamento di quasi 500 mila Euro, di fondi pubblici, è stata asfaltata, per la lunghezza di un chilometro, la strada sterrata dei Prati d’Angro a Villavallalonga. Le foto che pubblichiamo mostrano che il bitume, insinuandosi fra campi e foreste, è giunto fino alla Fonte della Aceretta, rovinando un vero e proprio monumento agropastorale, ma l’intera area è ritenuta di alto valore naturalistico d’interesse nazionale per la presenza di specie particolarmente protette come l’Orso bruno marsicano.
L’intervento, purtroppo tardivo, della Guardia Forestale dello Stato, ha bloccato i lavori e denunciato tre persone.
La messa in opera è stata promossa dal comune di Villavallalonga (sindaco Leonardo Lippa, Lista civica), 900 abitanti, con il pieno consenso del Parco nazionale Abruzzo e Molise, perché si tratterebbe del rifacimento di una strada già asfaltata. Tuttavia, le fotografie e le testimonianze affermano esattamente l’opposto, la strada, che conduce a un gruppo di abitazioni erette extra legem una ventina d’anni fa, era sterrata. La denuncia all’opinione pubblica e le relative foto, trasmesse dalla locale Genio tv, sono di Augusto De Sanctis, pescarese, di professione consulente ambientale.
Al contrario di quanto previsto dal progetto stesso, la strada è stata coperta con un manto “tradizionale” e non con quello di tipo “ecologico” a minore impatto ma più costoso.
Le foto sotto: l’asfalto “aggredisce” la Fonte della Aceretta, monumento agropastorale,
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