CASCINA COLOMBERA, LA DIOCESI CACCIA GLI AGRICOLTORI
L’ente religioso agisce come agenzia immobiliare.
E sfratta anche chi non è moroso. Le ragioni? Inquietanti. Da tre generazioni la cascina è affidata ai signori Verga. Hanno ricostruito la fattoria distrutta dalla guerra. Hanno provveduto alla coltivazione dei campi circostanti e a mettere in piedi un allevamento di bovini. Hanno dato un volto rurale a Quinto Romano, antico borgo milanese ancora ben conservato. Proprietaria di campi e cascina è la Diocesi milanese, per il tramite dell’Istituto di Sostentamento del Clero. Quest’ultimo agisce di fatto come una qualsiasi agenzia immobiliare operante sul territorio, nota per essere attenta soprattutto ai profitti. Di recente, ha sfrattato la famiglia Verga senza fornire motivazioni, aprendo così un grosso interrogativo sul futuro dell’intera area di Quinto Romano e dell’agricoltura milanese. Infatti, la Diocesi è proprietaria di gran parte dei terreni coltivabili rimasti a Milano. E’ uno di quei casi in cui sarebbe richiesta una mediazione istituzionale, invece agricoltori e territorio sono lasciati a se stessi e ai rapporti di forza.
Verso un impianto di biogas?
Tra le ipotesi sulle ragioni dello sfratto ai danni della famiglia Verga, voci insistenti parlano di una trasformazione della fattoria Colombera in un impianto di biogas. Sono solo voci, si badi bene, non certezze, ma qualche preoccupazione fondata sui più recenti orientamenti del settore c’è, in Lombardia. E qui siamo tra i margini dei 45mila ettari di Parco Sud e della metropoli.
Qualora l’ipotesi fosse confermata, occorrerebbero almeno 500 fra bovini e altri animali, cinque volte il numero attuale, al fine di potere utilizzare grandi quantità di letame e trasformarlo in gas energetico. L’impianto sarebbe molto più redditizio di un’azienda rurale. Di certo non è il meglio, anzi, sarebbe un vero e proprio disastro per l’agricoltura. Impegnerebbe l’intero territorio circostante del Parco Sud a produrre solo mais, sorgo, frumento e per alimentare non più animali o esseri umani, ma impianti industriali di biogas. I quali ricevono incoraggianti finanziamenti regionali. Ne deriverebbe un estremo impoverimento del territorio e delle sue prerogative di alta qualità.
Una cascina cura e identifica il territorio
In questo video di Esplorazione urbana n. 94, intervistiamo due generazioni di agricoltori: Alessandro e il padre 82enne, Ilario Verga. Come tutte le pochissime fattorie rimaste attive in città, la cascina Colombera è da considerare ormai un dono, raro e prezioso, proveniente dal passato ultrasecolare della città. La cascina è inserita in un contesto ambientale di grande interesse per la città di Milano. Comprende diversi lembi di Parco Sud, che i Verga coltivano, e una serie di parchi urbani di notevoli dimensioni. Lo mostra la cartina più sotto. La cascina Colombera è importante per la cura e la manutenzione del territorio di Quinto Romano, tra i borghi più belli e significativi dell’Ovest milanese, il cui circondario è rimasto prevalentemente agricolo. In angolo della cascina si può trovare in vendita della carne di qualità a chilometro zero, a costi normali. Tutti particolari che non destano particolare attenzione in chi invece dovrebbe occuparsi di territorio. Anche la Diocesi, anzi, soprattutto.
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