Piazza Diaz e via Albricci, all’ombra delle guglie sparisce la vita
Frutto di un progetto sbagliato
Un giro intorno a un isolato rivela sempre qualcosa di Milano. Questo è il “bottino” fotografico acquisito camminando fra piazza Diaz, via Gonzaga, piazza Missori, via Albricci, via Giardino. In un pomeriggio qualsiasi, non di lunedì o domenica. Anche se sembra ferragosto. Almeno una ventiba di grandi vetrine, un tempo piene di merce costosa, non esistono più, diversi palazzi sono deserti, al loro posto adesso c’è il vuoto. Hanno chiuso i battenti per sempre gioiellerie, boutique, show room, compagnie aeree, perfino bar. Interi palazzi sono vuoti e da mesi, anni, recano il cartello affittasi o vendesi. Non è questione di “tempi magri”, qui siamo sotto le guglie del Duomo, non scherziamo. Non ha precedenti nella storia di Milano un centro così svuotato.
Questo di via Albricci, piazza Diaz è un quartiere sorto negli anni ’50. Si è rivelato completamente sbagliato, con poco futuro. Pessima urbanistica, in questo caso legata al progetto della “Racchetta”. Il quartiere popolare che c’era prima, il Bottonuto, era invece pieno di vita da secoli.
- Piazza Diaz con il duomo e il “guglione” sullo sfondo.
- Via Gonzaga, gioielleria vuota
- 100% Cash, in via Albricci 8, perfino l’acquisto di oro e preziosi chiude
- Via Albricci, ex “sportello” di compagnia aerea
- Missori Residence. Il palazzo e i negozi sono in ristrutturazione. Riapriranno?
- Via Gonzaga ang. piazza Missori. Ex oggetti d’arredo d’alta classe
- Via Albricci, angolo P. da Cannobio, ex attività sconosciuta
- Piazza Diaz ang. G. Giardino: una sfilza di vetrine chiuse
- Via Gonzaga, “chiuso per malattia”
- Via Giardino, “Affittiamo tutto”
- Via Giardino, “Affittiamo tutto”, particolare
- Il Bottonuto abbattuto
There are no comments
Add yours