Il veloce degrado dei borghi

CASINO DI CACCIA

NEL 2011…

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… OGGI

Quintosole, casino di caccia del ‘400

Un semplice confronto fra queste due foto, dà l’idea di quanto poco impieghi il tempo a distruggere i manufatti d’epoca, quando non sono curati. Rende anche l’idea della scarsa attenzione in cui è tenuto il territorio, cosa che riguarda un po’ tutti, amministratori e cittadini. Era un casino di caccia, epoca: XV secolo, non ce ne sono molti a Milano. Anzi, è un manufatto unico, raro. A tre piani dal suolo, sulla facciata, ha una tettoia a tre pilastri quadrati in mattone, uno dei quali si nota sulla sinistra. Le due finestre a ogiva sono rifatte o nel tardo 800 o nel primo 900. A rimetterlo a posto con un restauro capace di far emergere l’epoca, ne esce un gioiellino.

La facciata con i tre pilastri del casino di caccia (XV sec.)

La facciata con i tre pilastri del casino di caccia (XV sec.)

Dietro, si estende la campagna di Milano, incredibilmente ne ha ancora. Il luogo si trova a Quintosole, sulla via Ripamonti verso Opera. Un po’ tutto il borgo versa in condizioni misere e non è certo l’unico a Milano a soffrire uno stato di totale abbandono. La prima foto del casino di caccia risale al 2011; si presentava già allora in degrado, tuttavia ancora integro, col tetto ancora integro. La seconda foto è del gennaio 2016, ma nulla è cambiato in oltre un anno. Dal 2011, in sei anni, il tetto è semicrollato miseramente. Sarebbero bastate poche migliaia di euro se non per un restauro vero e proprio, almeno per metterlo in sicurezza. Pochi anni ancora e crollerà del tutto definitivamente.  Il borgo, il quartiere sorto intorno, Milano stessa, perderanno qualcosa.

Da notare che nella prima foto, il marciapiede non c’è ancora. Stupisce che i lavori del Comune abbiano riguardato la messa a dimora di un marciapiede e di un cordolo di cemento atto a reggere una rete metallica, quando con gli stessi quattrini si poteva mettere in sicurezza l’edificio.




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