Macconago, lo spazio dello IEO usato come discarica
PROPRIETA’ MEDIOBANCA.
Il borgo di Macconago, uno dei più belli e integri di Milano, è di fatto utilizzato come discarica. Rifiuti ingombranti sono abbandonati ormai da mesi nello spazio di accesso allo Ieo, l’Istituto europeo di oncologia. Lo Ieo e i terreni circostanti, sottoposti a un notevole degrado, sono di proprietà Mediobanca. I rifiuti ingombranti che si vedono nella foto, sono sotto la responsabilità diretta dello Ieo. Il motivo è semplice: insistono all’interno della sua area. L’Amsa a quanto pare, nonostante le segnalazioni degli abitanti di Macconago, non li ritira, non entra dove c’è scritto “proprietà privata”.
Anche se non è detto che sia stato l’ente a liberarsi di questo materiale in questo modo, è legittimo chiedere che l’area di sua competenza sia protetta. Rifiuti ingombranti sono posti perfino sotto la malandata tettoria rurale di fronte alla chiesa settecentesca. La quale ultima sta letteralmente cadendo sempre più a pezzi. Le piante rampicanti, infatti, la stanno sbriciolando. Si tratta di una costruzione d’epoca, realizzata in mattoni d’argilla cotti al sole, facilmente aggredibili da parte di ogni genere di pianta. E pensare che basterebbero poche migliaia di euro per metterla in sicurezza.
Uno dei borghi più belli
L’intera area di Macconnago è sfortunata, come ben documentato qui e qui. Un borgo medievale tra i più belli di Milano, rimasti ancora intaccati dall’edilizia contemporanea. La chiesa, con le cascine e soprattutto il castello del XIV secolo, seminascosto dalla vegetazione, rappresentano un angolo prezioso della Milano antica. Oggi sono un angolo prezioso della sua periferia. Il progetto di allargamento dello Ieo non prevede nemmeno il recupero della chiesa. Anzi a giudicare dal progetto, sarebbe in vista il suo abbattimento. Probabilmente, gli interessati all’espansione edilizia e alla forte speculazione sui terreni agricoli attigui, aspettano che crolli, dà fastidio a lor signori di Mediobanca. Hanno altri progetti. Il degrado di Macconago sembra inarrestabile.
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