E crea le bolle immobiliari. Ma i catalani sono totalmente impazziti o cosa? Se ne vanno in giro a imbrattare mura e autobus di scritte inospitali. La chiamano turismofobia. Per la verità sono solo i giovani della sinistra indipendentista a mobilitarsi. Ma nella realtà, metà dei barcellonesi ne avrebbe le scatole piene del gigantesco movimento turistico. E lo dicono forte da tempo.
Le cifre: 32 milioni di presenze l’anno per un milione 600 abitanti. E la città non ha le ricchezze di Roma o Venezia o Firenze o Napoli. Barcellona è solo la capitale europea della movida, un luogo piacevole dove tutti gli europei (italiani per primi) vanno a pippare, fumare bere, scopare. Nient’altro. Turismo chiassoso e volgare. Una condizione che Milano cerca disperatamente di imitare. Milano pensa al modello Barcellona, quando tira fuori il progettone dei Navigli. Già con la Darsena la città è riuscita a triplicare la sua movida. Adesso si punta ad aprire altri canali, estendendo l’area turistica e movidaiola.
Proteste non solo a Barcellona
Però poi vediamo che i cittadini non gradiscono questo uso consumistico della città: la sta rendendo sempre meno vivibile. E, almeno quelli che non ci guadagnano, sono stufi. E’ così a Barcellona, è così già oggi a Milano nelle zone delle movida, già segnalate come importanti zone di spaccio.
L’attività turistica alimenta un modello di città che non favorisce uno sviluppo equilibrato a livello territoriale e sociale. Gli esperti in materia lo sanno bene. Crea o favorisce fenomeni come il caro affitti, bolle immobiliari, speculazioni in serie, facilità di evasione fiscale. Digitate “Catalonia contro i turisti” su google, vedrete un bel po’ di articoli esplicativi sulle testate italiane. L’articolo forse più approfondito lo trovate qua.
Un’ultima cosa: anche nei Paesi Baschi iniziano a non sopportare più il turismo di massa, tuttavia non hanno lo stesso gigantesco problema di Barcellona. Ma anche a Londra e Amsterdam, a New York e a San Francisco, si sono sviluppate proteste simili.
Foto sopra e sotto: Così i giornali catalani riportano le scritte “turistofobe”
Sarebbe da gestire molto meglio Quinto Romano, rendere i marciapiedi più accessibili , rendere efficiente l' ufficio postale di Caldera con personale all' altezza loro […]
secondo voi è possibile che Milano inglobi (facendo propri quartieri) ulteriori cittadine ora presenti nella prima fascia? Ad es. Novate Milanese, Bresso, Rho ecc
La nostra Azienda A.Salvi&C SPA è in Bovisa in via Cosenz 32 dal 1942. Oggi,mio nonno fondatore della Società nel 1920 non riconoscerebbe il quartiere […]
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