Anzi, quasi una lectio magistralis.
Articolo e fotografie di Roberto Schena
Ieri mattina il sindaco Beppe Sala si è fatto un giretto alla cascina Linterno. Si è trattata di una visita un po’ particolare, senza pubblico e media a fare da consueta cornice. Il Sindaco voleva semplicemente capire se esiste e come potrebbe funzionare una prassi capace di avviare la sistemazione di antiche strutture rurali. Quasi sempre esse sono ancora circondate dal verde e da campi agricoli. Molte , però, tanno cadendo a pezzi, il rischio è dover spendere somme enormi.
La preoccupazione di palazzo Marino è evidente. Il Comune ha 61 gruppi cascinali di sua proprietà, di cui una quindicina in avanzato stato di degrado. Un grande, autentico patrimonio cittadino, che rischia di andare perduto.

… con la prof. Lionella Scazzosi, del Politecnico, e Gianni Bianchi
Sala ha dunque incontrato diversi protagonisti della ristrutturazione, definita “un modello”, che ha interessato la cascina Linterno dal 2012 al 2016. Con appena un milione e mezzo di Euro, la cascina è stata messa in sicurezza. Hanno eseguito i lavori i tecnici dell’Assessorato ai Lavori pubblici. Essi hanno seguito i criteri innovativi
(un resoconto lo trovate qui) studiati dal Politecnico e approvati dalle competenti Soprintendenze. Con
Gianni Bianchi, dell’Associazione Amici Cascina Linterno, erano presenti all’incontro i docenti
Lionella Scazzosi, Christian Campanella e Andrea L’Erario. Sono tutti ricercatori del Politecnico, dipartimento ABC/PaRID, Centro di documentazione internazionale per il paesaggio. I professori si occupano di restauri, oltre che di paesaggio.
Convegno e Comitato scientifico pro cascine e borghi

Dai docenti, durante l’incontro, è partita la richiesta di organizzare un convegno ad hoc, da tenere magari nella Sala Alessi. Il convegno deve riunire vari soggetti della città, in modo che possano dire la loro riguardo la cascina Linterno, le cascine di Milano, i borghi e i loro mondo così importante e vivo, ma da troppo tempo trascurato.
Non va dimenticato che il territorio comunale milanese è per un quarto ancora agricolo. E che la città è il secondo comune agricolo d’Italia. Questa fetta di territorio non è governata, di fatto. Ecco quindi che il convegno chiesto a Sala avrà lo scopo di trasmettere a un Comitato scientifico, da crearsi apposta, elementi su cui basare le decisioni da prendere. Fornire indicazioni sulle strategie di salvaguardia, con un particolare riguardo all’intero territorio.
La cascina Linterno, un modello
L’esempio offerto dalla cascina Linterno potrebbe costituire un modello per l’azione di domani. I restauri sono costati un milione e mezzo di Euro. Si pensi che, normalmente, con le gare d’appalto, si spende il doppio o il triplo, e ci si mette più tempo.

… con Rosario Pantaleo, consigliere comunale e vice presidente del Parco agricolo Sud Milano e Antonio Salinari (camicia bianca) assessore al Verde e parchi del Municipio 7
Ebbene, questo beneficio del risparmio è dovuto al fatto che i lavori sono stati condotti dall’Area tecnica del Comune stesso. In altre parole, cascina Linterno offre una modalità specifica per evitare il crollo inesorabile di molte delle altre cascine di proprietà comunale.
All’incontro hanno partecipato Giorgio Uberti, esperto di storia milanese, che ha illustrato al Sindaco la notevole documentazione del “diciotto”, glorioso mensile di Baggio. Mauro Veca, totolare dell’Azienda agricola “Apicultura Veca” e del contratto d’affittanza agraria della cascina con il Comune. Tullio Barbato, fondatore di radio Meneghina e decano dei giornalisti milanesi. Rosario Pantaleo consigliere comunale e vice presidente del Parco agricolo Sud Milano. Antonio Salinari assessore al Verde e parchi del Municipio 7.
Coinvolgere la città

Le calzature della contadina nel piccolo “museo della fatica”
In un progetto simile, di così largo respiro, in grado di prendere in mano la situazione dell’agricoltura, del verde di cintura urbana e dei borghi milanesi, sarebbero direttamente coinvolti diversi assessori. Ecco quali: Gabriele Rabaiotti, assessore ai Lavori Pubblici, Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica e verde, oltre ai vari Municipi per le deleghe di loro competenza.
Durante l’incontro e il giro fra i locali ristrutturati in cascina, durato circa un’ora e mezza, Sala non ha perso l’occasione di farsi raccontare la storia del leggendario Pret de ratanatt, che qui ha abitato. Ha visitato il piccolo museo “della fatica rurale”, tra i cui oggetti ci sono delle ciabatte con le impronte del piede appartenute a una signora contadina tanti e tanti anni fa.
Il Sindaco non ha mai preso appunti, ma ha assicurato di avere afferrato bene il messaggio.
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