Navigli e Darsena, la movida molesta

Navigli e Darsena, i residenti: «Ecco l’altra faccia della movida»

Navigli e Darsena, la movida molesta

Navigli e darsena afflitti da rumore, rifiuti e molto altro. Questo modo di intendere la movida danneggia la città, occorre pensarla in modo diverso. Ecco che cosa dicono coloro che vi abitano.

LA LETTERA DEL COMITATO CITTADINI DEI NAVIGLI.

Difficile è descrivere una realtà che è diversa da com’è pubblicizzata e rappresentata. Difficile è accettare di uscire di casa e trovarsi in un luogo dove i marciapiedi sono disseminati di vetri, di bottiglie vuote lasciate ovunque, sulle soglie delle case, sui davanzali delle finestre, sulle auto, vedere rifiuti che traboccano dai raccoglitori e dove l’odore di urina è presente non solo nei luoghi più nascosti.  Ai problemi sottovalutati e non affrontati in modo preventivo si aggiunge la possibilità di attentati come luogo d’intensa frequentazione soprattutto serale e notturna e simbolo di modi di vivere non sempre condivisi.

Navigli e Darsena, la movida molestaLa situazione attuale di questo quartiere destinato, non per sua volontà, a essere un centro della movida è diventata anno dopo anno più problematica e complessa e anche la risistemazione della Darsena non ha generato una rivalutazione delle sue presenze culturali e artigianali, e ha solo ampliato le zone ad alta frequentazione notturna con il degrado che ne consegue. Quali sono i problemi più pressanti e costanti?

Contro il rumore… “grida” manzoniane

Oltre a quello già indicato, un tema sempre presente nelle denunce dei cittadini è il rumore. Logorante e insistente, soprattutto nelle sere dei mesi caldi presiede e occupa alcuni spazi e tratti dei navigli. Rumore generato dai frequentatori che sostano sotto gli ombrelloni aperti o che percorrono la carreggiata che corre lungo le sponde dei due Navigli e i camminamenti della Darsena. Rumore, contro cui con ordinanze, ora non più emanate, si era ottenuta almeno la chiusura delle porte dei locali.

In alcune occasioni rumore che rimbomba contro i muri delle case nelle manifestazioni sonore a volumi non sopportabili. Soprattutto se generati in vie strette. L’assenza di controlli sull’occupazione del plateatico, sul parcheggio illegale, sulla vendita di alcolici a minori, sul divieto di vendita e consumo di bevande in bottiglie di vetro e altro ancora è un dato costante. Sono stati tolti mezzi pubblici importanti. Ma sono rimaste le barriere architettoniche, chi pensa alle fasce deboli che vivono in queste vie e ai disagi determinati dalla pedonalizzazione di una così vasta area? Navigli e Darsena, la movida molesta

Attenzione alla salute dei residenti

L’elenco di questi aspetti contestati è stato spesso attribuito a mancanza di vitalità, a eccesso di protezione dei propri interessi. A scarsa sensibilità verso i bisogni e le richieste di chi vuole godersi la vita notturna. Non si vuol vedere che in realtà è un problema di rispetto per la vita di chi abita questi luoghi, di attenzione alle conseguenze sulla salute e di uso diverso di ambiti che richiederebbero invece altro tipo di frequentazione.

Ora, sentenze del Consiglio di Stato hanno definitivamente messo fine alla presenza dei barconi sul Naviglio Pavese. Anche in questo caso è sembrata una corsa ad ostacoli per arrivare al loro smantellamento, per ora non ancora avvenuto. Non si sa ancora quale sorte avranno questi spazi acquei e a quale uso saranno destinati. Più di 200 locali tra ristoranti, pub, gelaterie, bar non sono sufficienti a placare la richiesta di cibo e bevande? Bisogna aggiungere continuamente dell’altro? Senza dimenticare lo street-food, inoltre da settembre sarà presente anche in Darsena con i suoi chioschi di vendita di cibi e bevande. Era questo che mancava?  Spesso ci chiediamo se siano le uniche attrattive che richiamano i turisti o se è solo un indirizzo voluto da un certo tipo di economia cui si deve sottostare. Può essere modificata questa tendenza?

Un diverso modo di intendere la vita comune

Navigli e Darsena, la movida molestaE allora perché non investire anche in altre imprese? Che consentano di aggiungere vita, cultura, piacere di vivere luoghi e situazioni, rispettandoli. E di trovare modi e strumenti per aiutare attività che stanno scomparendo per l’impossibilità di sostenere affitti impossibili. Sono decisioni che investono responsabilità e scelte importanti che possono dare qualità e valore alla gestione di una città. Intanto le antiestetiche barriere di cemento rendono più difficile il percorso lungo queste vie. Ci chiediamo se saranno sufficienti a garantire la sicurezza di questo quartiere.

IL COMITATO CITTADINI DEI NAVIGLI

Novembre 2017

E. mail: comitati.cittadini.navigli@gmail.com Face book Comitati Cittadini Navigli

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