Macconago in pericolo

LO I.E.O. S’ALLARGA, E IL BORGO DI MACCONAGO? KAPUTT

UN BORGO TRA I PIù BELLI E ANTICHI

Macconago, facciata Nord del castello, XIV sec. [Ettore Tamagnini]

Voilà, il borgo antico di Macconago, uno dei più belli e caratteristici di Milano, non c’è più. Sparito. Mangiato da una strana concezione della scienza e del rispetto del territorio, della sua storia, della sua bellezza e unicità. Lo si vede, che è sparito, dal progetto che il Corriere.it ha presentato ai lettori. 
Macconago non si riesce a vederlo dai bei disegni (i soliti rendering che allargano il cuore) che illustrano l’allargamento dello Ieo. Non si riesce a capire quanto e dove si allargherà l’istituto oncologico europeo. A finanziare l’impresa è Mediobanca, in compagnia di Unicredit e dell’alta finanza milanese. La quale certo (per definizione) non è no profit.

Macconago Grande, chiesa XVIII secolo, in grave pericolo di crollo [Foto Tamagnini]

CAVALLO DI TROIA

E’ profit eccome, anche se qui il Corriere.it tende a presentare il progettone come estraneo ad interessi meramente venali.
Scommettiamo che l’allargamento dello Ieo, realizzato in quel modo, non è che un cavallo di Troia per cementificare l’intero Parco Sud residuato che gli vive intorno? Da notare lo sfottò del “grande parco” a compensazione: “Francesco Milleri, il patron di Luxottica, d’accordo con Unicredit, ha messo al lavoro un team che ha ridisegnato l’intera aerea a sud di Milano, regalando alla città un parco di 95 ettari che argina in modo definitivo il rischio di degrado di quella zona. Sarà il parco più grande di Milano”. Incredibile, di fronte allo Ieo si apre il Parco Sud: 42mila 300 ettari! Quell’area è già parco, è Parco Agricolo Sud Milano!

Macconago, casa colonica abbandonata e in degrado [Ettore Tamagnini]

Trovo che sia gravemente lesivo dell’interesse pubblico dare per scontato che i progetti di ampia distruzione del patrimonio pubblico come questi siano approvati dal Consiglio comunale e di gradimento dell’opinione pubblica.

puntare su altri terreni

Accanto a Macconago, sia in via Astesani, sia in via Lampedusa ci sono aree costruite gravemente danneggiate e fortemente compromesse da un’edilizia sbagliata, decine di migliaia di metri quadrati di edifici vuoti. Invece di riutilizzare queste, macché, si va a costruire sulle aree agricole. Perché “costano meno”. Scusate signori di Mediobanca e di Unicredit e di Luxottica e dello Ieo, ma allora che beneficenza è la vostra? Così sono capaci tutti.
Che logica è consegnare un istituto per la salute distruggendo uno dei luoghi più belli di Milano? Con una mano si arricchisce la città, con l’altra la si impoverisce. In algebra è il risultato è uguale a zero. Che civiltà è, sentiamo.

Macconago Piccolo, panoramica [Foto Tamagnini]

Macconago Grande, panorama [Foto Tamagnini]




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