Perché è inadatto il progetto passerella Tirana-Ronchetto s/N
È palesemente sbagliato: sembra una “tangenzialina”, non tiene conto del contesto storico-urbano, senza copertura sarà incandescente d’estate e privo di riparo col maltempo. Ed è in cemento, facilmente aggredibile da graffiti. Ecco una proposta alternativa
Più che una passerella pedonale-ciclabile, la si direbbe una “tangenzialina” con la classica uscita rotante, il disegno si ispira chiaramente a uno svincolo autostradale. L’ha scelto una Commissione giudicatrice, il progetto è dello studio milanese AOUMM guidato da Rossella Locatelli come vincitore del concorso internazionale di progettazione “ATTRA\VERSO San Cristoforo”. Il progetto è stato lanciato dal Comune di Milano e M4 S.p.A. con l’obiettivo di individuare “una proposta innovativa, ambientale e dalla forte identità architettonica, per una connessione ciclopedonale tra i quartieri Lorenteggio e Ronchetto sul Naviglio”.
Progetto astratto
Tale passerella di cemento con anello mediano è fuori contesto, esclude la storia del territorio e i suoi pregi. Occorrerebbe un intervento più misurato, più studiato, magari simile al ponte pedonale-ferroviario Richard Ginori sul naviglio, uno dei più interessanti e particolari di Milano. Realizzato a due piani sempre nel 1906 in ferro, è ancora esistente davanti all’ex fabbrica. Era “la stessa tecnologia utilizzata per la costruzione della Torre Eiffel di Parigi e del ponte ferroviario di Paderno d’Adda”, precisano le schede tecniche. Con una variante: sopra i pedoni, sotto le biciclette. Nelle stesso stile, è stato costruito il ponte ferroviario sul naviglio, presente poco più in là.
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