Scorcio sull’Alzaia naviglio Pavese deturpato da auna sfilza di cartelli stradali

UNA SFILZA DI CARTELLI (INUTILI) DETURPA IL NAVIGLIO PAVESE

E’ uno dei punti panoramici più belli di Milano, ma il Comune che vorrebbe riaprire la Cerchia dei Navigli non è in grado di proteggerlo. Anzi, tutta una fila di divieti di sosta lo rovina.  I tre assessorati interessati non se ne rendono conto. Speriamo nella Soprintendenza… 

COM’ERA QUALCHE ANNO FA – Foto di Ettore Tamagnini per “Milano, la città dei 70 borghi”

Avevo già segnalato questo problema quasi un anno fa, credo su Fb. Sull’alzaia del Naviglio Pavese, al confine di Milano, un’esagerata, inutile sfilza di cartelli stradali, collocata di recente, deturpa uno dei canocchiali più belli della città. E’ un punto altamente panoramico di Milano; nelle giornate terse si vedono sullo sfondo le montagne imbiancate. Le immagini, che qui pubblico, sono state catturate da due fotografi utilizzando obiettivi diversi: Ettore Tamagnini e Andrea Cerchi. Il primo ha fotografato lo scorcio prima della collocazione dei cartelli di divieto di sosta. Il secondo dopo, cercando di mostrarli il meno possibile opportunamente oscurando la sponda. Una terza immagine, la più grande in alto, postata su Fb da un appassionato cicloamatore, è di Giovanni Pedalgronda.  

Tutti si chiedono: possibile che non ci sia un altro sistema, non invasivo, per dissuadere gli automobilisti dal sostare sull’Alzaia?

 Avvertire la soprintendenza

Foto di Andrea Cherchi 

Ho spiegato l’importanza storico-paesistica di quel punto di osservazione: il ponte austriaco  sul Naviglio Pavese, qui è spiegato perché e detto così. Attiguo al ponte, c’è la cascina Annone e il parco Sud, frequentato da parecchie coppie di aironi. Ovviamente, la segnalazione di un anno fa non è stata minimanente presa in considerazione. Sono tre gli assessorati interessati: Traffico, Urbanistica e Cultura. Credo che i tre assessori (Granelli, Maran e Del Corno) non sappiano nemmeno che quel punto esiste e il suo significato. Come al solito ci scontriamo con una giunta tutta chiusa in se stessa, autoreferenziale, incapace di ascoltare,  timorosa dei cittadini. E’ la stessa giunta col sindaco che voleva riaprire i navigli… quando non sa nemmeno mantenere come si deve quelli esistenti. 
Non resta che avvertire la Soprintendenza, forse il punto panoramico è già tutelato per legge. 
In alto la foto di Giovanni Pedalgronda



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