CARUGATE E CERNUSCO SALVINO IL “PARCO BLU DEGLI AIRONI”

Testo e video di Roberto Schena 
 A cura di Esplorazione urbana n. 46

Link del video:  http://youtu.be/pTo4zX2RAKI

Oggi il Parco Blu degli Aironi è questo…
… vogliono semidistruggerlo e farne questo…

 

… e questo.

 

 

I comuni di Carugate e Cernusco sul Naviglio, guidati da due sindaci del Pd, si sono messi d’accordo: allargare lo spazio di un megacentro commerciale già esistente, tra i maggiori d’Europa, noto come “Carosello”. In questa videointervista a un gruppo di cittadini, si mostra come il progetto dei due sindaci si dovrebbe attuare “assorbendo” un’oasi naturale chiamata Parco Blu degli Aironi, il cui nome è tutto un programma.
Vasta circa 150mila metri quadrati, non grande, quindi, è comunque da considerare di significative dimensioni considerando che sopravvive in una zona della metropoli praticamente tutta edificata. I due sindaci, hanno deciso di togliere i vincoli di protezione ambientale e di dare via libera alla distruzione. 
Una “porcata” condotta senza pudore, che sa di denaro marcio lontano un chilometro; non fa onore alla politica, ma nemmeno al commercio e, in particolare, al centro “Carosello”, compreso tutti coloro che occupano settori al suo interno, tra i quali grandi marchi come Media World e Carrefour, nessuno dei quali pare abbia qualcosa da ridire contro uno scempio del territorio così palese.
 I comuni interessati, in realtà, sono 5 e tutti contigui, piuttosto grossi, molto trafficati, spesso uniti fra loro da aree commerciali tra le più vaste d’Europa, separati talvolta da appena qualche area verde sopravvissuta: si tratta di aree agricole e a parco ricavate queste ultime dalla presenza delle cave (altrimenti non ci sarebbero stai nemmeno questi parchi) che si fa di tutto per distruggere e sacrificare all’edilizia, a molto vantaggio di pochi e a parecchio svantaggio dei più. Oltre a Carugate, con 15mila abitanti e Cernusco sul Naviglio 32mila, ci sono Vimodrone 17mila,  Cologno Monzese 47mila, Brugherio 34mila, in totale 140 mila abitanti della città metropolitana milanese che vivono a stretto contatto e che hanno bisogno di un sistema integrato del verde, a dimensione intercomunale.  

Un airone fotografato questo inverno nel parco


Trattandosi di comuni le cui dimensioni non superano la dozzina di chilometri quadrati, per poter realizzare grandi parchi, grandi polmoni di respiro metropolitano, debbono necessariamente mettere in comune le parti limitrofe non edificate dei loro territori, vincolarle e gestirle in accordo. Ora, non rispettando i programmi elettorali, il sindaco di Cernusco sul Naviglio, Eugenio Comencini e il sindaco di Carugate, Umberto Gravina, si sono messi d’accordo per annullare di fatto un’oasi naturalistica, l’unica della zona, in territorio confinante. 
Il progetto non è la messa in sicurezza o la protezione dell’area naturale, ma uno sviluppo del vicino megacentro commerciale, comportanti interventi irrimediabili in futuro, mutazioni urbanistiche destinate a rimanere permanenti. Il lago, in pratica, diventa una sorta di servitù del centro commerciale, per cui invece di valorizzare un luogo raro di interesse generale, si si fa l’opposto, si valorizza il cemento.  Le aree commerciali alle spalle del Parco blu degli aironi misurano già 120mila metri quadrati, esclusi i parcheggi, con i quali le metrature raddoppiano! Cernusco e Carugate hanno già edificato il 65% del territorio e in programma c’è l’ennesima saldatura fra comuni, proprio con l’edificazione sulle aree agricole residue attigue all’oasi in oggetto.
Comencini, sindaco di Cernusco, oltretutto, è vicesindaco della Città Metropolitana (di cui è primo cittadino Giuliano Pisapia) e pure con delega all’urbanistica… Si può immaginare in quali mani, di saldatura in saldatura, possa finire l’Hinterland milanese. 
Ma hanno un futuro i centri commerciali? Molti indicatori affermano di no. Negli Stati Uniti e nel Regno unito, dove sono stati inventati, stanno chiudendo quasi tutti, ve ne sono di bellissimi e di grandissimi ormai divenuti dei deserti, autentici quartieri fantasma. Come mai? Un po’ per il diminuito potere d’acquisto della classe media, ma soprattutto per l’e-commerce, che consente ogni genere di acquisto on line a prezzi spesso dimezzati.  Inoltre, da ricerche di mercato effettuate da Confcommercio,  emerge che per ogni posto di lavoro trovato in un centro commerciale se ne perdono quattro nella filiera del lavoro, che è molto più ampia rispetto ai soli due Comuni interessati.  Il bello è che è il Pd ad appoggiare il piano, mentre in Regione il centro destra ha espresso molte perplessità, bocciandolo nella pratica. 

Potete contribuire a salvare il Parco Blu degli Aironi inviando una e-mail con le vostre proteste a: 
roberto_maroni@regione.lombardia.it
oppure a: 
segreteria_presidente@regione.lombardia.it 



Il sistema del verde a Est della Città Metropolitana (cliccarci sopra
per ingrandire l’immagine). In rosso è delimitata la grande area
commerciale di Carugate, compreso il Parco blu degli aironi






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