L’Europarlamento di Strasburgo. Si apre una volta al mese per cinque giorni
La Corte dei conti europea ha in questi giorni quantificato in 114 milioni di euro l’anno lo spreco di soldi spesi per spostare i documenti da Bruxelles a Strasburgo ogni mese. L’Europarlamento, infatti, è aperto solo cinque giorni al mese, per il resto gli eurodeputati hanno un ufficio a Bruxelles. Ogni mese, decine di Tir e di funzionari si spostano dal Belgio alla Francia per quell’unica sessione europarlamentare. Percorrono 434 chilometri in 5 ore. Probabilmente, i costi della doppia (o tripla, se si contano gli uffici di Lussemburgo) capitale sono molto maggiori di 114 milioni l’anno, che è solo il costo del trasferimento, c’è anche il mantenimento della mastodontica sede di Strasburgo, nonché il costo di deputati e portaborse in trasferta. Arriviamo a 200 milioni. In 5 anni fanno un miliardo di euro, quanto un piano di finanziamenti, che a Bruxelles sono notoriamente quinquennali. La sede di Strasburgo non ha nulla invidiare alla sede di Bruxelles per dimensione (vedi raffronto delle foto qui sotto), eppure resta aperta un quarto del tempo. Nessun governo europeo ha mai sollevato il problema né di questo, né di altri sprechi sul funzionamento della macchina burocratica. Nei giorni scorsi si era anche parlato delle spese sostenute dal presidente Barroso nel 2009, in piena crisi economica. Il presidente della Commissione Ue nel 2009 avrebbe speso oltre 730.00 euro per missioni e spese di rappresentanza. Quest’ultima voce ammonterebbe a più di 32.000 euro, contro una forchetta che va dai 5 ai 16.000 euro per le spese degli altri membri della Commissione. “Il presidente viaggia molto”, si è difeso il portavoce per le questioni amministrative. A queste spese vanno aggiunte quelle delle “missioni” perfettamente inutili di interi gruppi di eurodeputati in varie parti del mondo, anche in località esotiche e vacanziere.
L’Europarlamento di Strasburgo visto lungo la fiancata
Palais Berlaymont, sede della Commissione Ue a Bruxelles
La nostra Azienda A.Salvi&C SPA è in Bovisa in via Cosenz 32 dal 1942. Oggi,mio nonno fondatore della Società nel 1920 non riconoscerebbe il quartiere […]
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Sono nato e cresciuto a Quintosole il Casino di Caccia era la casa di mia nonna quando era piccola ...ho passato l 'infanzia Quintosole
Le cascine milanesi devono essere valorizzate e non abbandonate.
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Salve, ho letto un suo articolo su San Sebastiano. Nel video e all'inizio del suo articolo mostra un opera di un pittore caravaggesco del 1620
col senno di poi credo che Leone educhi alla violenza, ah, nello stesso film la banca da svaligiare assomiglia in tutto a un tempio con […]
Un vero peccato :(