family day

Perché i cattolici scendono in piazza solo contro i gay?

Scarso il loro impegno contro il fanatismo religioso.

Le organizzazioni di fede cristiana si mobilitano molto di più contro i gay, in opposizione ai quali si sono abbondantemente sprecati, che contro qualsiasi altro inquietante evento. Come il fanatismo islamico, per esempio. E’ pur vero che non si vedono nemmeno pacifisti, mobilitarsi contro l’Isis e i crimini del fanatismo islamico. Ma non si vedono nemmeno le masse cattoliche o comunque cristiane (di quelle islamiche non ne parliamo) in genere scendere in piazza con lo stecco calore come nei vari Family day e cose simili.

Più preoccupati del dogma che del fanatismo

Più preoccupati del dogma che del fanatismo criminale

Eppure, il fanatismo islamico sta massacrando migliaia di cristiani, ovunque. Ne sono stati uccisi a migliaia dal 2012. Contro i diritti laici, invece, come le unioni civili o gli omomatrimoni, hanno scatenato l’inferno. Hanno mobilitato ogni singola parrocchia, invaso le piazze di mezza Europa. In Italia, contro una misera legge che punisca l’omofobia fanno le “sentinelle in piedi” nelle piazze principali. Ovunque moltiplicano le manifestazioni, le pubbliche prese di distanza e dichiarazioni di sana sessualità…

Al contrario, non c’è un “family day” contro il fanatismo islamico, mentre nel 2007 c’è stato perfino contro una blanda proposta di legge sulle unioni civili, fra l’altro proposte da una cattolica come Rosy Bindi. Come mostra la foto in alto, piazza San Giovanni è sempre gremita, quando si tratta di bocciare i diritti delle omocoppie. I Family Day si sono ripetuti nel 2015 e nel 2016. Quest’ultimo, gremitissimo, non è servito a bloccare la legge sulle unioni civili, ma ha contribuito molto ad affossare la stepchild adoption. 

Più preoccupati del dogma che del fanatismo religioso

Nel 2012 abbiamo visto, in Francia,  una serie di “manif pour tous” con bimbi accompagnati in piazza da mamma e papà, palloncini colorati di contorno, bandiere, raccolte di firme, gruppi di preghiera, etc. A Parigi hanno bloccato l’iter della legge che avrebbe consentito alle omocoppie di adottare.

In Spagna lo stesso: contro i diritti concessi dal governo Zapatero le parrocchie del Paese mobilitarono milioni di fedeli. Si è è parlato di “deriva laicista”. Per i cristiani sgozzati: niente. Nessuna deriva sanguinosa. Eppure stanno massacrando frotte di loro correligionari. Gridano al nuovo martirio. Sì, protestano in qualche dichiarazione, si lamentano scrivendo articoli dal pulpito dei media, scrivono libri (pochi), ne parlano in incontri diplomatici. Papa Bergoglio, che sembra non credere alle campagne omofobe, ne ha parlato più volte in termini accorati e disperati. Niente, non è cambiato niente.

Molta cieca omofobia

Qualcuno, pochi, come Asianews, raccoglie fondi. Più che altro pregano e sotto sotto sperano in qualche intervento militare, come per l’Afghanistan e l’Iraq e la Siria, sebbene la strage di cristiani non avvenga solo in questi due ultimi paesi e sia un problema ben più vasto. Però mobilitarsi contro il fanatismo religioso, che è il vero problema, no, mai. La mobilitazione contro il fanatismo islamico è, di fatto, delegata alla Lega Nord e ai vari pari partiti neofascisti, da Fratelli d’Italia, Casapound e Forza Nuova. 
In Francia i cattolici si sono uniti perfino agli islamici pur di togliere i diritti alle coppie omosessuali. Analoghi passi sono stati compiuti in Italia dalle varie mobilitazioni integraliste. E gli islamici moderati? Non ne parliamo. Gli islamici stessi, che nel mondo sono oltre un miliardo, una condanna aperta dell’Isis e del fanatismo religioso non solo a parole ma con i cortei di massa di cui sono capaci, dove sono? Dove sono tutti i credenti del pianeta “uniti per la pace”? 

Sopra: una mega manifestazione di Manif pour tous l’autunno scorso a Parigi contro i diritti gay. Come mai non scendono in piazza per i loro correligionari cristiani massacrati dal fanatismo religioso? 

 




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