Questa mattina a Milano in diversi hanno guardato verso l’alto e notato innumerevoli (troppe) scie di condensazione prodotte dagli aerei militari, estese all’intera Lombardia (e oltre). Queste sono le foto pubblicate poco dopo su Facebook. Tali vere e proprie offese al paesaggio sono peraltro molto costose: ognuno di questi viaggi supersonici costa dai 10 ai 12 mila Euro solo di carburante, e per cosa? Per tenere in attività i motori e strisciare il cielo. Ora, anche tenendo lontane ipotesi di “scie chimiche”, va tuttavia ricordato che le scie di condensa non sono affatto innocue, contengono, oltre al vapore acqueo, responsabile della loro visibilità, anche scarti di combustione, ossia: biossido di carbonio, ossidi di azoto, monossido di carbonio, idrocarburi quali metano, solfati, particolato, il tutto molto, molto nocivo per la salute. E queste che si vedono nelle foto sono davvero tante, coprono quasi il cielo di Milano e sono destinate a scendere a terra come se un velo coprisse lentamente il suolo.
Si esce di casa con l’aria già ammorbata ancora prima di essersi alzati dal letto.
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