Basta compiere un giro intorno ai palazzi a uso ufficio esistenti a Milano per avere un’idea del capitalismo oggi, più che altro della sua crisi. E della crisi italiana, europea. Siamo nel periodo dell’anno in cui le giornate sono più corte, abbiamo più ore di buio. Alle ore 16,30 le luci degli uffici sono già accese, rivelando il proprio contenuto. Come si vede dalle foto sottostanti, riprese nel raggio di appena 500 metri durante un tour in via Lorenteggio in detto momento della giornata (siamo in una delle vie più commerciali della metropoli), sono molti di più gli uffici bui, cioè vuoti, di quelli con la luce, cioè di personale al lavoro. Sono al buio (perché vuoti) interi palazzi nuovi, stilisticamente anche notevoli, di una certa eleganza.
I due grattacieli gemelli della Repley: la torre di destra è in parte utilizzata,
quella di sinistra quasi nulla. La parte centrale ricca di luci è in realtà
lo spazio di servizio comune, in pratica sono le scale
Via Gonin, quattro torri, di cui solo una con gli uffici attivi e solo per metà.
Le altre torri sono vuote
Il panorama di uffici bui fra le vie Lorenteggio/Gonin. Le luci del palazzetto sulla sinistra, vicino al lampione illuminato, sono le aree comuni/scale. Gli uffici sono bui
Via Lorenteggio: due edifici nuovi a uso ufficio senza una sola stanza illuminata.
L’hotel sullo sfondo, a quattro stelle, invece, è attivo
Sia il curioso cono rovesciato sulla sinistra, sia l’ampio pazzo a vetri sulla destra sono spenti, vuoti, eccetto pochissimi uffici in quest’ultimo
L’elegante “cono rovesciato” in dettaglio: completamente buio.
Le lucine che si intravvedono sono solo riflessi
Sarebbe da gestire molto meglio Quinto Romano, rendere i marciapiedi più accessibili , rendere efficiente l' ufficio postale di Caldera con personale all' altezza loro […]
secondo voi è possibile che Milano inglobi (facendo propri quartieri) ulteriori cittadine ora presenti nella prima fascia? Ad es. Novate Milanese, Bresso, Rho ecc
La nostra Azienda A.Salvi&C SPA è in Bovisa in via Cosenz 32 dal 1942. Oggi,mio nonno fondatore della Società nel 1920 non riconoscerebbe il quartiere […]
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