Dickens – Martorelli, “Canto di Natale” 1843-2016

A teatro la nascita del romanzo sociale

… nella crisi di un finanziere. Forse conoscete questo lavoro di Charles Dickens (1812-1870). Dove l’avete già visto? In un paio di noti cartoons della Disney.

Charles Dickens. Uno strepitoso Fabrizio Martorelli interpreta Scrooge, il Paperone angosassone

Charles Dickens. Uno strepitoso Fabrizio Martorelli interpreta Scrooge, il Paperone anglosassone

La Rai ogni tot anni li ritrasmette, sotto le feste. Canto di Natale fu scritto nel 1843 da un giornalista viaggiatore che poi si rivelerà come il “fondatore” del romanzo sociale. La chiave teatrale è riproposta dall’attore Fabrizio Martorelli, per la regia di Antonio Mingarelli, scene e marionette del Teatro Colla, con un connotato decisamente letterario. Parla di fantasmi così come li vuole la tradizione inglese risalente a Shakespeare. Li fa apparire durante gli Hungy Forties, gli anni Quaranta della Grande Fame. Scoppiati nel 1839 con una forte crisi economica, devastarono le isole britanniche per il lungo e il largo. Città e campagne per dieci lunghi anni videro migliaia di morti per malattie, freddo, stenti e fame. Senza alcun riguardo per uomini, donne, vecchi e bambini.

Ricchezza letteraria della miseria

 

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Una scena di Canto di Natale con Martorelli

Si era nel pieno di quell’Inghilterra ormai industrializzata che per per certi versi piaceva molto a Karl Marx, per altri decisamente no. E non piaceva nemmeno a Dickens, nato a Portsmouth, nel sud dell’Inghilterra, la stessa città dove il dottor Arthur Conan Doyle, aprì il suo studio medico nell’87. Qui fondò a sua volta il romanzo giallo,  iniziando a scrivere di Sherlock Holmes. Il contesto sociale in cui nasce la grande letteratura va sempre tenuto presente.  Ma gli italiani non sanno una cosa. Che il personaggio di Paperone, zio di Paperino e di Qui, Quo, Qua, tutti protagonisti dei cartoons natalizi, in realtà nei fumetti in lingua inglese si chiama  abitualmente Zio Scrooge. Ebenezer Scrooge, avaro finanziere londinese, alle prese con i fantasmi che lo terrorizzano la notte di Natale.

Martorelli in questo video spiega come in un simile contesto storico-economico sia nato un testo come Canto di Natale, o Ballata di Natale, capace di unire la tradizione letteraria inglese alle problematiche sociali emergenti. E spiega come sia riuscito a portarlo sulla scena sia nel 2014,  sia quest’anno, al Teatro Libero di Milano, dal 5 al 11 dicembre 2016.  Gli Hungry Forties furono importantissimi per la critica e l’autocritica del sistema capitalistico-industriale, marxismo incluso. Hanno messo in crisi numerose coscienze proprio nei settori più sensibili delle classi dominanti. Da qui salta fuori il personaggio di Scrooge disegnato da Martorelli, alle prese con le paure più profonde e altrettanto terribili della propria coscienza.

 




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