Baggio, il villaggio militare dismesso. Architettura primo 900
Come al solito, questa è la città che ignora di avere dei tesori e li lascia autodegradare. Qui sopra vedete uno straordinario scorcio di villaggio militare d’epoca, di notevole, austera, bellezza. Risalente al primo 900, è vincolato dalla Soprintendenza. Si trova tra Baggio, via della Forze Armate, l’ospedale militare, la caserma Perrucchetti e l’ospedale San Carlo. Di fronte si estende quella che è di gran lunga la maggiore delle aree verdi di Milano, oltre 600 mila metri quadrati, quando in città al massimo raggiungono i 400 mila. Sono tutti di verde assolutamente spontaneo, cresciuto in 20 anni di dismissione della piazza d’Armi, un tempo utilizzata per le esercitazioni con i carri armati. Più sotto ne vedete una foto.
Parecchi gli orti spontanei all’interno di questa immensa area, sebbene non si sappia chi ci vada, chi ha occupato, perché è stato consentito. C’è anche qualche prostituta e un via vai strano.
Le Piazze d’Armi sono sempre state importanti per Milano: il parco Sempione era la piazza d’armi del castello, poi spostata in quella che poi sarà la Fiera Campionaria, a sua volta spostata qui a Baggio e ancora una volta dismessa.
Ora c’è un progetto decisamente affascinante, curato dal gruppo di donne, autonominato le Giardiniere, per recuperarla. Ne parleremo in dettaglio nel prossimo video che sto curando, con le immagini eccezionali di quello che c’è all’interno.
L’area è recintata, anche se in qualche punto si può entrare
Questo è il verde spontaneo che è cresciuto all’interno. Il parco, in pratica, è già pronto
Sarebbe bellissimo vederlo diventare un parco, ma senza troppi apporti e cambiamenti (le solite aree giochi, eccessivo asfalto ecc)… E' già bellissimo così, appunto, sarebbe bello rimanesse molto naturale…
La nostra Azienda A.Salvi&C SPA è in Bovisa in via Cosenz 32 dal 1942. Oggi,mio nonno fondatore della Società nel 1920 non riconoscerebbe il quartiere […]
Il pittore è un caravaggesco francese, incredibilmente anonimo, cresciuto presumibilmente nella cerchia di Nicolas Régnier, il quadro appartiene alla Collezione Croff-Guelpa del Museo Civico di
Sarebbe bellissimo vederlo diventare un parco, ma senza troppi apporti e cambiamenti (le solite aree giochi, eccessivo asfalto ecc)… E' già bellissimo così, appunto, sarebbe bello rimanesse molto naturale…
E' appunto quello che si sta cercando di fare….