ASSASSINIO DI UN GRANDE PARTIGIANO ATEO

“Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”. 

 Stéphane Charbonnier, detto Charb, direttore di Charlie Hebdo, nato il 21 Agosto 1967, morto assassinato insieme ad altre 11 persone, tra cui i maggiori vignettisti militanti francesi, come Wolinski, Cabou e Tignous, a 47 anni il 7 gennaio 2015.
Essi erano consapevoli di avere costruito una sorta di trincea in prima linea, contro il fanatismo politico e religioso. 
Charb, comunista, sostenitore del Fronte de gauche, difese sempre gli immigrati dagli attacchi delle destre. Nello stesso tempo, è stato un difensore infaticabile della libertà d’espressione: in un paese dove l’islam è vistosamente la seconda religione, contro le pretese di quest’ultima affermava che dovesse essere trattata alla stregua di qualsiasi altro argomento. 
E’ quello che sostiene in questo breve video:
https://www.youtube.com/watch?v=TUUCP07RfSA
Vignettista egli stesso, nei suoi disegni figurano spesso le “strip” in tre quadri di Maurice e Patapon, un cane e un gatto anticapitalisti con un forte spirito corrosivo e irriverente.

  Charb il 15 ottobre 2012 aveva scritto questa bellissima poesia

Rire, bordel de Dieu

Peins un Mahomet glorieux, tu meurs.
Dessine un Mahomet rigolo, tu meurs.
Gribouille un Mahomet ignoble, tu meurs.
Réalise un film de merde sur Mahomet, tu meurs.
Tu résistes à la terreur religieuse, tu meurs.
Tu lèches le cul aux intégristes, tu meurs.
Pends un obscurantiste pour un abruti, tu meurs.
Essaie de débattre avec un obscurantiste, tu meurs.
Il n’y a rien à négocier avec les fascistes. 
La liberté de nous marrer sans aucune retenue, la loi 

nous la donnait déjà, la violence systématique des extrémistes nous la donne aussi.
Merci, bande de cons.

RIDERE, BORDELLO DI DIO
 Disegna un Maometto divertente, e muori.
Scarabocchia un Maometto ignobile, e muori.
Gira un film di merda su Maometto, e muori.
Resisti al terrorismo religioso, e muori.
Lecca il culo agli integralisti, e muori.
Prendi un oscurantista per un coglione, e muori.
Cerca di discutere con un oscurantista, e muori.
Non c’è niente da negoziare con i fascisti.
La libertà di ridere senza alcun ritegno la legge ce la dà già,
la violenza sistematica degli estremisti ce la rinnova.
Grazie, banda di imbecilli.

Con un atto senza precedenti, di rara viltà, il fanatismo religioso ha decapitato, ricorrendo a una strage di vittime inermi, quella che forse è la più importante testata di laicismo militante del mondo. Raccogliamone l’eredità. 
 Considero Chab, Cabu, Tignous e Georges Wolinski autentici martiri della libertà di pensiero alla stregua di Giordano Bruno e tutti gli altri eretici condannati. Solo adesso comprendiamo come la loro opera non sia di semplici vignettisti, ma di veri partigiani, esattamente identica a quella di chi lottò contro il nazifascismo. 
La strage nella redazione di Charlie Hebdo non è una semplice manifestazione di idiota e criminale intolleranza, ma autentica strategia della tensione, vogliono farci arrivare a un corto circuito nelle relazioni con l’islam. A questo servono gli sgozzamenti pubblici, rilanciati dai media, di cristiani, gay e oppositori. Loro vorrebbero che precipitassimo in strada a strozzare il primo islamico sotto tiro, sarebbe esattamente la guerra che auspicano. Vorrebbero che ponessimo fine a quello che chiamano “relativismo culturale” ma che è solo democrazia. Occhi ben aperti.





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