PARCO SUD, PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Testo e videointervista a Gianni Beltrame  di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana n. 43


Ecco il link del video: http://youtu.be/bO8Twd0puGo


Il parco Sud, “una falce di luna verde”. Così la definisce Gianni Beltrame, docente di urbanistica, considerato il padre del Parco Agricolo Sud Milano, avendo diretto, attraverso il Centro Studi del Piano Intercomunale Milanese, l’intero processo della sua istituzione. E’ in questa videointervista-lezione che ce ne parla.

Ecco il vero polmone dei milanesi. E’ il parco agricolo più bello ed esteso d’Europa, con le dimensioni di un parco nazionale; per avere un’idea della vastità basti pensare che, con i suoi ben 47mila ettari, è grande metà della provincia di Milano e contiene un numero di comuni, 61, più alto di 22 dei 23 parchi nazionali esistenti in Italia. 
Il Parco Sud di Milano è la magica combinazione di più paesaggi, non di uno solo, come spiega Beltrame. Rappresenta una civiltà rurale ineguagliabile sotto diversi punti di vista, fatto di biotopi assolutamente caratteristici, come i fontanili, di canali irrigui, di borghi rurali spesso castellati, di presenze artistiche risalenti al Medioevo: il tutto “a rete”. Ecco perché si può parlare di “patrimonio dell’umanità” e dovrebbe interessarsi l’Unesco, trattandosi di una preziosità continentale. 

Gianni Beltrame, già direttore del Pim, dicente di urbanistica



Di fatto, è una grande opportunità economica, per il territorio, sebbene sia continuamente annientata dalle maggiori forze finanziarie in campo, molto spesso assecondate dai politici. I nomi li conosciamo: famiglia Cabassi, famiglia Berlusconi, famiglia Ligresti, e ora anche la grande famiglia della ‘ndrangheta si sta vivamente interessando a far fuori l’ultimo lembo di territorio libero rimasto, unitamente a una piccola-media fascia di speculatori locali, ma anche talune cooperative e, purtroppo, alcuni agricoltori che nulla hanno compreso. Il comune che si comporta peggio è però di gran lunga il capoluogo Milano, ci tornerò con un prossimo, apposito, video con Beltrame stesso. 
L’esistenza del Parco Sud va costantemente protetta. Finora, spiega Beltrame, della sua gestione se n’era occupata la Provincia; ora che non ci sono più, spetterebbe alla Città metropolitana il compito, peccato sia ancora tutta da costituire… 
Il Parco Agricolo Sud Milano è l’ultima chance per l’area metropolitana di poter ancora godere di un paesaggio, anzi di una serie interminabile di paesaggi, tracciati storici, percorsi ciclo-pedonali, cannocchiali, vedute panoramiche, spettacolari albe e tramonti con nuvole e arcobaleni, fra la natura originale o superbamente manipolata, fauna di ogni tipo, boschi, campi, prati, ma anche punti attrezzati per la bici, lo sport, lo svago, la cultura, il tempo libero e perfino trattorie di buona cucina locale. Se ben organizzata, con ostelli e agriturismi, potrebbe costituire una valida attrattiva europea, fornire occasione alle genti di tutta Europa  per una particolare immersione in una civiltà rurale unica, in trekking ma anche in moto e in auto,  per i lunghi percorsi.  
Al contrario, l’aggressione continua contro un simile habitat da parte della rete opposta, è dimostrazione di un’intelligenza devastante,  al servizio di una tragedia antropologica per le tasche di pochi.


Cascina trasformata in biblioteca a Rozzano
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