BAGGIO MAPPA LA SOSTENIBILITA’

Testo e videointervista a Silvia Passerini di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana n. 45



Ecco il link del video: http://youtu.be/RexmTvl10fo

La nuovissima mappa della sostenibilità di Baggio


Raramente in Europa una metropoli presenta una periferia così bella e interessante. Silvia Passerini, architetto, dell’Associazione Thrara Rothas, il cui compito è valorizzare i percorsi dei territori considerati marginali, spiega come una zona periferica spesso “disprezzata” qual è Baggio, sia in verità ricca di luoghi preziosi e di potenzialità economiche, ampiamente, stoltamente sottovalutate. Pochi sanno che Milano è uno dei comuni più agricoli d’Italia, il secondo in assoluto, a quanto pare: possiede ancora 5mila ettari di terreno coltivato e qualche decina di cascine ancora attive. E’ l’ultimo paesaggio di Milano, soppresso il quale, la città sarà uno stupido mare di cemento punteggiato da centinaia di vecchi e nuovi edifici vuoti.

Baggio in particolare è la zona  di Milano con il maggior numero di cascine attive. La  mappa della sostenibilità, realizzata insieme al Consiglio di zona 7, a diffusione gratuita, utilissima alle scuole, ne segnala la presenza una per una, rimarcando le estensioni naturali che ancora le circondano. Nel tempo si sono registrate in zona circa 120 cascine, di cui rintracciabili una ventina, e 14 di queste sono di proprietà comunale. 

Silvia Passerini illustra la mappa e l’annesso opuscolo


Delle cascine presenti è raccontata, per cenni, la storia e illustrata la struttura dall’altoLa mappa, sottolinea la Passerini, deve essere vista anche come un riconoscimento agli agricoltori di Milano per avere saputo preservare il territorio, per averlo difeso, con il loro lavoro dall’assalto edilizio, un debito che i distratti milanesi non potranno mai ripagare abbastanza. Le vaste aree verdi iniziano da San Siro, proseguono a Trenno, nel parco delle Cave, si confondono fra i campi e i poco conosciuti ma splendidi fontanili di Muggiano, borgo antico. Queste aree, osserva la Passerini, sono da collegare fra loro, occorre preservare l’agricoltura sopravvissuta, quei campi non vincolati a parco che potrebbero da un giorno all’altro divenire edificabili come tanti altri e unirle ai parchi urbani esistenti. Come collegarle? Con percorsi ciclabili, certo, ma anche conservando la destinazione agricola, ampliando le possibilità per i cittadini di coltivare orti urbani, ripristinando le cascine per vendere i prodotti ivi maturati o elaborati (a Milano si producono anche formaggio e miele buonissimo, lo sapevate?), veramente  a chilometro zero. Ma si può farne anche ostelli, agriturismi, aree per la sosta di chi pratica trekking o cicloturismo. Si possono invitare i ragazzi di mezza Europa a percorrere e visitare questi luoghi straordinari, così collegati ai 77mila ettari del Parco Sud. Sarebbe questa, la vera Expo. 

 

La cartina storica sul retro della mappa

Sul retro della mappa della sostenibilità, c’è la cartina storica della zona, dove sono segnalate le emergenze urbane più significative, e la zona 7, che va da Porta Vercellina a Baggio, da piazza Buonarroti a San Siro, ne ha davvero molti di monumenti, a cominciare dalla Montagnetta di San Siro, per proseguire con l’Ippodromo, lo stadio Meazza ormai noto nel mondo, l’archeologia industriale. Sono siti noti, ma anche qui il momento più istruttivo è quando si può leggere e vedere l’ubicazione delle località storiche del territorio, un tempo appartenente ai cosiddetti comuni dei Corpi Santi. Per i milanesi riconoscere il territorio è fondamentale, se vogliono avere un futuro condiviso e non imposto.  

Accanto alla cartina double face, c’è anche un opuscolo illustrativo, che raccoglie e spiega le molte cose che le mappe non potevano contenere. E’ anche spiegato in diverse pagine illustrate da fotografie, in che cosa consiste la campagna milanese, quali sono i sui pregi e le sue unicità.  

Le piantine dei gruppi cascinali ancora presenti. 

Sotto: un fontanile perfettamente funzionante a Muggiano

Piazza Giulio Cesare, davanti alla ex Fiera Campionaria

 




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