GRATOSOGLIO, I GIOVANI PER IL QUARTIERE

Testo e videointervista ai ragazzi di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana n. 55



Link del video:   https://youtu.be/frzZiZN91Lc                                                                             


Mattia, Gabriele, Serena e Islam provano a scuotere un quartiere popolare dalla sua apatia. I soggetti di questa videointervista sono loro. Sotto il cielo del Gratosoglio, i ragazzi fanno presto a prendere coscienza della realtà, della scarsa solidarietà, basta guardarsi in giro. E’ un quartiere abitato prevalentemente da una popolazione anziana, trascurato da un’inquietante gestione, affidata all’Aler, come tutti quartieri popolari di sua competenza, del resto. 
Ovunque negozi chiusi, non c’è più il commercio.  Ucciso da non si sa bene che cosa. Dalla cattiva programmazione? L’unico “centro sociale” è una palazzina del Comune anche piuttosto graziosa, appositamente costruita, si chiama C.A.M., centro di aggregazione multifunzionale di via Saponaro, ma con una possibilità d’accesso troppo limitata per la libera aggregazione, come segnala Massimiliano Toscano, consigliere di zona indipendente. Vi si svolgono dei corsi, ma sapete com’è il Comune concede gli spazi solo a pagamento, il Comune chiede soldi in luogo stranoto per essere socialmente “difficile”, dove esso stesso non interviene per tenerlo vivo, magari con una mostra, un’assemblea, un dibattito, una conferenza, la presentazione di un libro… Qui si tocca con mano come anche una giunta di sinistra si sia letteralmente disinteressata delle periferie. I ragazzi chiedono che diventi un centro di aggregazione, appunto, come suggerisce il nome; loro si accollerebbero la gestione di alcune ore di apertura durante la settimana, ma è chiaro che non hanno soldi e non possono permettersi di pagare centinaia di Euro, è la follia. Basterebbe concedere questi e altri locali locali chiusi da decenni alle varie realtà no profit, ad equo canone, per rianimare un quartiere che si presenta morto. 

La palazzina C.A.M. Centro di aggregazione 
multifunzionale, concesso in aggregazione libera
 solo un’ora per tre pomeriggi  la settimana 

Al Gratosoglio gli abitanti hanno a disposizione il Parco Sud, è lì attaccato come in pochissimi altri quartieri. Il Parco Sud è una realtà unica in Europa, ma non possono goderlo, gli è letteralmente impedito l’accesso, pieno com’è di tonnellate e tonnellate di rifiuti e altro ancora da renderlo pericoloso e infrequentabile.  Una vergogna a cielo aperto, afferma Toscano, l’unico ad essersi interessato al tema. 
Questi ragazzi, di ogni nazionalità ed etnia, non riescono a ottenere nemmeno l’essenziale di un campo di calcio; è inutile riempirsi la bocca di parole come integrazione se non ci sono nemmeno le strutture più facili e poco costose, basterebbero  pochi euro, tagliare l’erba e mettere due porte. 

Il Parco Sud e (sotto) il Lambro Meridionale al Gratosoglio

 

Negozi quasi tutti chiusi, non c’è commercio nel quartiere



 




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