IL PARCO A PALAZZO

Testo e video di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana n. 63

Ecco il link del video: https://youtu.be/3znnIMjX6Tc


E la montagna andò da Maometto. Il 22 maggio 2015, per la prima volta, molti protagonisti del Parco Sud si sono ritrovati insieme a Palazzo Isimbardi, ex sede della Provincia di Milano, oggi dell’Area Metropolitana, riuniti in un simpatico meeting, con mostre di vario genere inerenti il parco, bravissima band giovanile e straordinario coro sacro.  In 30 anni della sua esistenza, la Provincia non aveva mai pensato a organizzare un’occasione del genere. Non almeno nel suo palazzo. 
Questo la dice lunga sull’ostilità dei politici milanesi nei confronti del Parco Sud, una realtà che non hanno mai capito, come documenteremo in un prossimo video. Grande assente, il sindaco di Milano. Giuliano Pisapia è riuscito a non mandare nemmeno un saluto ai partecipanti. 

Erano presenti  studenti, docenti universitari, agricoltori, artisti, monaci di vari monasteri, imprenditori, fotografi…  Il video mostra alcuni di questi protagonisti e riprende alcuni momenti del meeting, tanto per dare un’idea della bella comunità che comporta questo continuum di verde fra 61 comuni, una cosa unica in Europa. 
Se solo la smettessero di cementificare e asfaltare il parco Agricolo Sud, quest’ultimo basterebbe da solo a soddisfare la domanda di carne, formaggi, salumi, pane, pasta, riso, frutta e verdura di oltre mezza Milano. Qui è stato inventato il grana e il gorgonzola che vi piace tanto. Il km zero è davvero a portata di mano. 
Questo semplice meeting, dovrebbe essere considerato una piccola prova generale per un meeting più grande da tenere a Palazzo Italia durante l’Expo. Perché se c’è qualcosa che Milano può offrire al pianeta è proprio questa straordinaria esperienza. Ma Expo accoglierà l’idea? Vedremo. 

La band del Pasm che ha suonato a palazzo Isimbardi

Il coro di Sant’Ambrogio

Gianni Beltrame, urbanista

Parco Sud: sacro e profano

La vastità del Parco Agricolo Sud Milano (Pasm), paragonabile solo ai grandi parchi nazionali