Così si devasta la cittadella di Torino

Testo e videointervista a Gioventura Piemonteisa 
di Roberto Schena
A cura di Esplorazione urbana, n. 65 


Link del video: https://youtu.be/MNCEYtnNqug

Mario Reviglio del museo Pietro Micca
spiega la Cittadella

Un parcheggio sotterraneo che spazza via un’area archeologica. Succede a Torino. Secondo voi, la parte sotterranea di una città, solo perché non è alla luce del sole, è forse meno interessante di quella in superficie?  
Non è certo il caso di Torino, piena di fascino sia sopra, sia sotto, dove annovera autentici monumenti sotterranei, un’impressionante archeologia rinascimentale risalente ai tempi della Cittadella, XVI secolo, tra le prime grandi fortificazioni europee costruita per opporsi alle armi da fuoco sempre più potenti. 

La Cittadella con il Pastiss
(indicato dalla freccia rossa)

Le mura medievali delle città, infatti, non bastano più. Servivano terrapieni, grandi fossati, forti interrati, gallerie sotterranee per percorrere il tutto senza essere visti, ma anche per collocarvi grosse quantità di mine da far esplodere non appena il nemico vi ci si trovasse sopra per sua somma sfortuna.  E’ esattamente quello che ha fatto un giovane soldato, nel 1706, di nome Pietro Micca, noto agli scolari di anni fa, oggi non so. 
Ebbene, la Cittadella militare di Torino, una fortificazione a stella, simile ma più originale di quella ben nota di Palmanova, in Friuli, imponente, grandiosa, magnifica, è stata stoltamente abbattuta e interrata nel corso del XIX secolo per costruirci sopra edifici. Per cui oggi di quello stupendo manufatto  non si vede più nulla, eccetto il Mastio. Ma le gallerie ci sono tutte. Non tutte intatte, sicuramente da riscoprire; in parte sono visitabili grazie al museo intitolato a Pietro Micca, ma la più parte giace sotto terra, in attesa di essere visitabile. 

Rendering del nuovo parcheggio 

Purtroppo il Comune di Torino ha avuto la bella idea di costruire un parcheggio interrato di 4 piani in un punto di passaggio di una di queste gallerie, precisamente a ridosso del Pastiss, il forte interrato di cui anni fa si sono occupati gli amici del museo con scavi compiuti da volontari (il Comune non ha mai messo un soldo); i lavori per il parcheggio hanno già devastato alcune di queste gallerie. La Soprintendenza è d’accordo? Si esprima. L’associazione Gioventura Piemonteisa ha lanciato l’allarme: proprio qui, dovevano costruire il parcheggio? Non si poteva realizzare poche centinai di metri più in là? In questa videointervista chiedono che si fermino i lavori di devastazione e pongono alcune domande inquietanti all’Amministrazione comunale, in attesa di spiegazione. 

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La costruzione dei contrafforti
La costruzione del parcheggio interrato ha comportato la rovina di gallerie della Cittadella

ERRATA CORRIGE 

Viviana Ferrero

 

Per errore non dipendente dalla mia distrazione, la signora intervistata nel video è stata indicata come Isangela Corda, guida di Torino. Si tratta invece della signora Viviana Ferrero, consigliere della prima Circoscrizione del Comune di Torino. Mi scuso con le due persone interessare. 

 




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