LA TOMBA DEL TEOLOGO (1808)

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La facciata della chiesetta

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L’interno della chiesetta è ancora primo 800

La sua opera maggiore fu Il Vangelo delle domeniche,  libro di religione molto diffuso e ristampato in Italia per quasi tutto l’Ottocento. In base a richerche effettuate in rete, attualmente ne esistono pochissime copie sparse nelle biblioreche storiche di alcuni seminari arcivescovili fuori dalla Lombardia. Si chiamava Anton Luigi de Carli, teologo, scrittore e oratore, visse fra il XVIII e l’inizio del XIX secolo (1732-1807 o 1808).  Era prevosto della parrocchia Giorgiana di Milano (non siamo riusciti a capire dove si trovasse), proveniva da una  famiglia milanese di nobili e proprietari terrieri che, probabilmente, possedeva anche della cascina Campazzo di Milano, l’azienda che oggi “mantiene” il Parco del Ticinello (metrò Abbiategrasso).  Qui, come afferma un’iscrizione apposta su una lapide, volle fosse costruito un sacello, oggi è chiamato semplicemente “oratorio”, per i contadini del posto che, con la vicina cascina Campazzino, costituiva un piccolo borgo di circa 200 persone. La chiesettina fu effettivamente costruita nel 1812, ormai sono trascorsi due secoli. Le immagini di questa pagina ne mostrano la facciata e l’interno. I contadini per i quali fu eretto il sacello, sono gli stessi che, ancora prima dell’unità d’Italia, hanno piantato i filari di pioppi neri, i cui “figli” sono tutt’ora presenti, ben osservabili grazie al notevole diametro dei loro tronchi. Il populus nigra, infatti, può vivere anche un secolo e questi sono esattamente tra gli alberi più vecchi e giganteschi della città,  preziosità assoluta per un’intera area metropolitana. Qualcuno dei più datati è già stato abbattuto perché considerato pericolante, ma l’area dei pioppi ultrasecolari andrebbe protetta meglio.

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L’iscrizione latina dietro la quale si presume di siano i resti di Anton Luigi de Carli

Sempre qui, in uno degli angoli paesaggistici più significativi di Milano, il prevosto-teologo volle fosse posto il suo “tumulo”, in pratica la sua tomba. Non si ha certezza se dietro la lapide ci siano veramente le spoglie di Anton Luigi de Carli,  forse se ne saprà qualcosa quando inizieranno i lavori di restauro, previsti dal Comune nel 2017, grazie ai fondi di partecipazione scelti dalla cittadinanza.

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L’iscrizione latina tradotta

Il Parco del Ticinello, insieme ai Fontanili di Muggiano l’unico pezzo davvero fruibile dell’intero parco Sud in territotio comunale milanese, è un vero e proprio parco storico, solo che siccome si trova in periferia, dove mancano i “grandi monumenti” e nessuno, a parte i pochi esperti, s’immagina che ci sia qualcosa di storico, non è riconosciuto come tale. Eppure, il primo nucleo della cascina risale al XIV secolo, ed è un grande parco storico, non solo per dimensione (contiene 2,5 volte il parco Sempione), ma soprattutto perché è il parco dei grandi pioppi   che racconta la nostra civilità rurale, sofferente da decenni di un crescente degrado.

Altre informazioni le potrete trovare qui.

 

 

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Uno dei molti alberi secolari (pioppi neri, populus nigra) del parco del Ticinello




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