CITTÀ D’ANZIANI E IMMIGRATI: SONO IL 44%. E SENZA GIOVANI

IMG_20141014_164548A Milano comune la percentuale degli immigrati e del 19%, ma è nulla al confronto di Baranzate, 31% e Pioltello, 25%. Gli anziani sono il 25%. La geografia umana mostra una realtà speculare crescente. Quando si parla di Milano non ci si rende conto che è una città di anziani e immigrati: raggiungono insieme ormai il 44% della popolazione. A Milano città, la popolazione over 65 anni rappresenta il 25% del totale, presente soprattutto nei quartieri popolari delle ex periferie operaie erette negli anni 60. La popolazione italiana rimanente, da 0 a 64 anni, rappresenta solo il 56%.  In città il ricambio generazionale è quasi inesistente, le persone di età compresa fra 0 e 14 anni sono  il 13,1%. Era sceso al 10,8% nel 2002. Mediamente il 21% dei 0-14enni è d’origine straniera, con punte del 28% nelle zone periferiche.
Secondo l’Istat nel 2014 la popolazione straniera residente nella città metropolitana di Milano (134 comuni), era di 416 137 persone, pari al 13% dei residenti.  I comuni con il maggior numero di residenti stranieri sono Milano (264 238 abitanti), Sesto San Giovanni (13 343), Cinisello Balsamo (12 292) e Pioltello (9 156). Realtà speculare, dunque: non è certo un caso se ci sono così tanti immigrati a fronte di una popolazione dove la componente anziana è forte, molti stranieri trovano lavoro o come badanti o come addetti ai servizi più umili alla persona.
La Città metropolitana di Milano è l’area nellla quale il numero complessivo di residenti stranieri è il secondo più alto, dopo la Città metropolitana di Roma Capitale (121 comuni, corrispondente esattamente all’ex Provincia), con 508 241 persone (l’11% della popolazione) e prima di Torino (i 316 comuni dell’ex Provincia, con 222 419 residenti stranieri, il 9,5% della popolazione).
 



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