RESTAURI, NUOVO LOOK ALLA LINTERNO

INTERNO

Il misto di epoche della cascina. La parte più antica risale a prima del XII sec.

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Gli edifici affacciati sulla corte prima dei restauri

I lavori condotti dal Politecnico

Quasi mille anni di storia vi guardano, da quelle semplici mura con mattone a vista. Mai così vive e parlanti, ora che sono tornate a nuova vita. La cascina Linterno è dei luoghi più antichi meglio conservati  della Milano fuori Bastioni, dove sono visibili le tracce delle varie epoche anche grazie al recentissimo restyling, or ora terminato per le cure del Politecnico di Milano.  Il luogo era modesto. Ma la località doveva essere  particolarmente amena. Infatti, fra il 1353 e il 1361 quelle mura hanno ospitato, tra gli altri, come vuole una tradizione nient’affatto campata per aria, Francesco Petrarca, uno dei maggiori poeti della letteratura mondiale.  E qualche decina di generazioni contadine ha lasciato una traccia, un segno, una testimonianza, la propria.

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Un ritratto di F. Petrarca

Metodo innovativo

E infatti proprio questo è la cascina Linterno,  un miscuglio di epoche e stili in un  contesto rurale lungo otto o nove secoli. Accanto alla cascina si è poi sviluppato il villaggio, ma solo dal XVIII secolo.  Cascina e villaggio costituiscono quello che potremmo definire il borgo Linterno. Il nome, a quanto pare sarebbe stato coniato proprio allo stesso Petrarca. Il nuovo look è stato ottenuto con restauri del tutto particolari.

Invece di coprire interamente pareti interne e mura esterne con un intonaco nuovo e compatto, come si fa di solito, magari di colore risalente all’epoca, ma comunque falso, si è preferito conservare gli intonaci accumulati in decine e decine di lustri e reintonacare unicamente le parti ormai perdute o più ammalorate, o più soggette a essere intaccate dalle intemperie. Per questo la cascina oggi mostra vistose chiazze di mattone e solo a uno sguardo superficiale si potrebbe commentare che si tratta di restauri deboli, appena percettibili.

La percezione dell’antico

In realtà, il criterio fondamentale impiegato è stato «mantenere la percezione dell’antichità del luogo».  Lo spiega in questa videointervista la professoressa Lionella Scazzosi, del Politecnico di Milano, coordinatrice dei lavori finanziati dal Comune.   Juan Carlos Usellini, restauratore, spiega che ha usato come intonaco il cocciopesto.  E’ un composto naturale noto fin dall’epoca romana, proprio per aderire il più possibile ai materiali delle varie epoche. Gianni Bianchi, dell’associazione Amici cascina Linterno, che è nato in questo borgo e  che ne ha da sempre seguito le vicende, qui spiega come si sono evolute le costruzioni e le modifiche accumulate intorno e sulla cascina. Bianche fa letteralmente parlare i muri.

Fascino urbanistico

Ma il fascino di borgo Linterno è anche urbanistico. La cascina è la porta d’ingresso più bella a questa parte di Parco Sud. Vi si accede tramite la complessa realtà neonaturalizzata del Parco delle Cave, dove ancora si coltivano i prati a marcita. La storia della cascina deve ancora essere studiata e scritta. Ebbene, questi lavori, voluti dal Comune di Milano grazie all’impegno dell’ex assessore all’Urbanistica e vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, forniscono un bel contributo nella lettura esatta delle parti dove un segno involontario delle varie epoche è stato lasciato. Si spera ora che il Comune prosegua su questa strada anche per altre cascine di sua proprietà.

Per approfondire la storia della cascina, cliccare qui: Cascina Linterno, una bella storia

ECCO IL VIDEO: LINK

Immagine CRONOLOGIE

 

Immagine LOCALITA'

Il borgo Linterno, con la celebre cascina dove avrebbe soggiornato per anni il Petrarca,  è inserita nel verde naturale della città: intorno ci sono i campi a marcita, il parco delle Cave e il parco agricolo Sud 

 

 

 

 




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