AGGREGAZIONI

“GRANDE MILANO”, UN APPELLO PER IL DOPPIO COMPLEANNO

Nel 2023, ricorreranno i 100 anni dalla aggregazione dei 12 comuni limitrofi, avvenuta nel 1923, diventati “periferia” E i 150 anni dall’annessione dei “Corpi Santi” (1873), diventati “area intermedia”.  Un cartello di scrittori milanesi chiede al Comune un bilancio di quanto avvenuto e di promuovere un Centro di documentazione che salvi inumerosi borghi d’arte dimenticati, di cui è circondata la città

la grande milaNO IERI 

Musocco, il municipio del vecchio comune, esistente

Nel 1873, il Comune di Milano allargò i propri confini amministrativi di circa tre chilometri oltre le mura spagnole, annettendo il Comune dei Corpi Santi che lo circondava con una caratteristica, ma ben estesa, conformazione “a cintura”. Il motivo era legato ad un processo del tutto inedito: l’espansione industriale. Di questa cintura facevano parte borghi prossimi alla città, villaggi, cascine, monasteri, inglobati più tardi in grandi, importanti quartieri, alcuni semicentrali, come Calvairate, Portello al Castello, San Pietro in Sala; altri, come Santa Maria alla Fontana, San Siro, Ghisolfa, Bovisa, di terza fascia e altri ancora, maggiormente periferici, come Monluè, Barona, Gratosoglio, Tre Ronchetti.

Stemma del Comune di Baggio

Nel 1923, il Comune di Milano (unitamente ad altri grandi capoluoghi nazionali, come Genova e Napoli) proseguiva nel processo di espansione con l’aggregazione di altri 11 Comuni amministrativi confinanti (Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino), mentre Turro era già stato aggregato nel 1918 ed alcune frazioni furono staccate da Comuni a cui appartenevano (Corsico, Buccinasco, Linate, San Donato). Di questa nuova estesa cintura facevano parte insediamenti più complessi da un punto di vista sociale, economico, culturale e rituale rispetto alla annessione precedente.

L’aggregazione portò il Comune di Milano ad avere un totale di 810.000 abitanti e a raggiungere gli attuali 181 chilometri quadrati.

I primi piani regolatori che seguirono questi processi tra fine Ottocento ed inizio Novecento e che intendevano guidare l’urbanizzazione oltre i primitivi confini posero l’accento prevalentemente sui bisogni funzionali di una città chiamata, dopo secoli, a confrontarsi da protagonista con l’Europa.

Chiaravalle Milanese, sulla sinistra il vecchio municipio, oggi scuola

A subire gravi danni furono molti nuclei antichi, simbolo delle comunità che insistevano in quei territori, tanto che numerosi intellettuali dell’epoca si preoccuparono per gli effetti della forte espansione edilizia ed il relativo rischio di perdita del consistente patrimonio storico-artistico. Erano le prime fasi di un conflitto tra volontà di innovazione funzionale, da un lato, e crescita di una consapevolezza dell’importanza dei valori culturali ed identitari rappresentati dal patrimonio storico, dall’altro. Nel 1924, la ancora oggi importante Società Storica Lombarda creò una Commissione di esperti per censire i valori storici ed artistici presenti nei Comuni aggregati, al fine di tutelarli dall’aggressione edilizia ed il suo lavoro resta ancora un riferimento importante.

LA GRANDE MILANO OGGI

Stemma del comune di Gorla-Precotto riuniti

Il patrimonio dei nuclei antichi ha subito finora ampie perdite, localizzate in gran parte nelle zone slabbrate delle espansioni frammentate della città, considerate periferiche.

Peraltro, il patrimonio ancora presente è molto ampio, come dimostrano pubblicazioni e ricerche recenti, ed è in crescita sia l’interesse di cittadini ed esperti, che sentono l’importanza e l’urgenza di riconoscere e preservare tali beni, sia le iniziative e le attività per conservare e valorizzare molti siti, spesso con azioni puntuali.

Gli anniversari delle due aggregazioni del 1873 e del 1923 si avvicinano. Essi offrono l’occasione per una riflessione storico-critica sulle vicende fondative di quella parte della storia milanese, nonché sui bisogni sociali e culturali attuali delle “cinture” da cui è nata la Milano metropoli contemporanea: ad essa va riconosciuta la capacità di cambiamento ed innovazione continua, ma anche quella di potersi rapportare con le tracce materiali e culturali della sua storia e di saperne coglierne le crescenti potenzialità.

PROPOSTE

Chiaravalle Milanese, sulla sinistra il vecchio municipio, oggi scuola

Sarebbe opportuno organizzare attività di preparazione alla doppia celebrazione, da cui possano nascere varie iniziative pubbliche e private: ad esempio un grande Convegno (che dialoghi con vicende italiane e straniere analoghe), una Pubblicazione, una Mostra fotografica itinerante da portare nelle sedi dei Municipi e nelle biblioteche comunali, specialmente in quelle che si trovano nei quartieri che oggi sono nei territori di quegli antichi comuni (che spesso ne mutuano il nome), ma anche nei comuni della Città Metropolitana coinvolti in questo processo.

Sarebbe altresì interessante una Documentazione ampia e sistematica – troppo scarse sono quelle esistenti – sul patrimonio dei nuclei storici, i loro valori e le loro potenzialità in termini sociali, culturali, urbanistici ed ambientali. Ciò è tanto più urgente proprio in relazione al necessario processo di ri-qualificazione in corso delle aree chiamate ‘periferiche’. Inoltre, potrebbe essere interessante, per esempio tramite le biblioteche, anche estendendo le Sezioni di storia locale del Sistema Bibliotecario di Milano, e le istituzioni culturali cittadine, promuovere una Struttura di documentazione che metta in rete e promuova la conoscenza dei documenti che trattano i processi aggregativi e disgregativi che Milano ha vissuto: sarebbe un punto di riferimento per ricercatori e tecnici, ma anche per cittadini ed associazioni desiderosi di conoscere meglio la loro comunità, per rispettarla, capirne criticità e potenzialità e prendersene cura.

Milano, gennaio 2022

HANNO FIRMATO IL DOCUMENTO

Greco Milanese, il vecchio municipio

Michele Addavide – Fotografo di antichi borghi milanesi

Tullio Barbato – Giornalista, autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Paola Barsocchi – Autrice e ricercatrice di antichi borghi milanesi, Amici della chiesetta di San Protaso al Lorenteggio

Gianni Bianchi – Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi, Amici Cascina Linterno

Edo Bricchetti – Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Antonio Canino – Presidente fondatore Rotary Club Milano Precotto San Michele

Walter Cherubini – Consulta Periferie Milano

Cristina Cocilovo – Formatrice e rappresentante di Rete Milanosifastoria 

Liliana De Ponti – Funzionaria Assessorato Politiche del Lavoro, Rete Milanosifastoria   

Enrico Engelmann – Fotografo di antichi borghi milanesi e beni culturali

Pietro Esposito – Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi, già responsabile Sezioni di storia locale del Sistema Bibliotecario di Milano

Roberto Gariboldi Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi, Amici della Certosa di Milano

Franco Ferrario Gavana – Titolare del Castello di Macconago

Paolo Gugliada – Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Elena Lanterio – Edizioni Libreria Meravigli

Angelo Mantovani – Associazione Culturale Il Clavicembalo Verde

Gabriele Pagani – Autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Roberto Erminio Rognoni – Fondatore Cooperativa del mensile “il diciotto”

Augusto Rossari – Già docente Politecnico di Milano, Milanosifastoria

Ferdinando Scala – Docente al Master Professione Editoria, Università Cattolica, autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Pietro Scardillo – Direttore del giornale NOI Zona 2

Lionella Scazzosi – Docente del Politecnico di Milano, Dipartimento A.B.C., Centro ricerca PaRID

Roberto Schena Giornalista, autore e ricercatore di antichi borghi milanesi

Riccardo Tammaro – Giornalista, autore e ricercatore di antichi borghi milanesi, Fondazione Milano Policroma

Giorgio Uberti Public historian, autore e ricercatore di storia economica e sociale

Roberto Visigalli – Fotografo di antichi borghi milanesi

Lambrate, la prima casa a sinistra era il municipio, in via Conte Rosso 14, oggi non più esistente

 

 

Indirizzato a:

Sindaco di Milano

Assessori della Giunta comunale

Consiglieri Comunali

Presidenti di Municipio e consiglieri

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Città metropolitana

Testate giornalistiche

e alla Cittadinanza milanese

Vigentino, il vecchio municipio. Distrutto da un bombardamento




Ci sono 2 commenti

Add yours
  1. fabio

    secondo voi è possibile che Milano inglobi (facendo propri quartieri) ulteriori cittadine ora presenti nella prima fascia? Ad es. Novate Milanese, Bresso, Rho ecc


Post a new comment