PRADA AL VIGENTINO, FRA DIVERSE ANIME URBANE

 FOND. PRADALa scelta della Fondazione Prada di optare per un’area industriale dismessa di Porta Romana e farne un “palazzo d’oro”, un luogo di esposizioni per la propria immagine, è molto lungimirante e coraggiosa, direi pionieristica: l’industria dell’alta moda si accorge della città, esce dal quadrilatero Montenapo-Galleria, esula dai trionfalismi e dai grattacieli di Porta Nuova, scoprendo il fascino di un altro centro storico, periferico, dove s’incontrano il borgo, noto come Vigentino, la vecchia industria, con lo scalo ferroviario di Porta Romana e la campagna urbana del Parco Sud, il cui perimetro è situato a 600 metri in linea d’aria, bastano cinque minuti di bicicletta per raggiungerlo. Curiosamente, un isolato più indietro rispetto alla Fondazione c’è il dormitorio pubblico di viale Ortles, la cui denominazione ufficiale è Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci”. Sarà dunque un’intera zona attualmente poco valutata e oggetto di mire speculative a vedere dei benefici, a condizione che si rispettino le diverse narrazioni stratificate in questa fetta di territorio milanese.
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Il Vigentino è uno dei borghi più interessanti di Milano. Fu amministrazione comunale fino al 1923, ora le sue cascine, tutte di origine medievale, sono sparse lungo un territorio intensamente edificato, ma nella sua sfera restano intatti borghi come Macconago, Quintosole, Selvanesco, Vaiano Valle, Castellazzo, inseriti nella parte maggiore del Parco Sud a Milano e, nonostante il loro degrado, altamente visitabili con le due ruote. L’arrivo della Fondazione Prada si spera possa infondere un senso di bellezza e di risveglio dell’identità cittadina, ambedue alquanto assopiti.
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La scelta della location per la Fondazione è molto più di un semplice restauro a vantaggio di un’area dismessa, è un’indicazione urbanistica a forte impatto culturale, una sana “provocazione metropolitana”. Come al solito, hanno capito Milano più questi dell’alta borghesia industriale che un’intera generazione di politici, costruttori, movimenti, docenti e internauti. Ci metteranno anni e anni prima di comprendere la valenza di una simile operazione.



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