La Regione Lombardia vuole altri 400 Km di autostrade

 

In rosso le autostrade che la Regione Lombardia vuole costruire per un totale di 400 Km, tutti passanti fra i campi agricoli più fertili. In giallo i tratti già realizzati. La Pedemontana è realizzata a tratti (Cliccare sulla foto per ingrandire)

In rosso le autostrade che la Regione Lombardia vuole costruire per un totale di 400 Km, tutti passanti fra i campi agricoli più fertili. In giallo i tratti già realizzati. La Pedemontana è realizzata a tratti (Cliccare sulla foto per ingrandire)

Devastanti per l’agricoltura e l’ambiente.

La Regione Lombardia, prima con Formigoni e, adesso, con Maroni, ha programmato 400 km di nuove autostrade. Sono stati riportati in auge  progetti che sembravano accantonati da decenni. Eccoli: la Cremona-Mantova, la Broni-Mortara, la Valtrompia, la Tirreno-Brennero, la Pedemontana, l’Ipb, interconnessione Pedemontana-Brebemi. A questi si aggiungono la Toem (Tangenziale Ovest Esterna Milano) e le già realizzate Brebemi e Teem (Tangenziale Est Esterna Milano). La rete autostradale attuale si estende per 700 km, l’aumento previsto equivale quindi a oltre il 50%.

La Regione Lombardia promuove il potenziamento della rete autostradale tramite il ricorso sistematico alla finanza di progetto per nuove infrastrutture.  Il modello è quello della Brebemi e della Teem. Le banche anticipano i soldi ai costruttori, con la garanzia dello Stato mallevadore in ultima analisi e il concorso fondamentale di altro denaro pubblico tramite la Cassa depositi e prestiti e della Banca europea degli investimenti. Il rischio d’impresa è zero.

Va anche rilevato che il territorio non è più quello degli anni 60: non solo non c’è più il boom economico che possa giustificare una simile espansione stradale, ma oggi ci sono almeno 10 volte le aziende agricole di 50 anni fa, molte vecchie cascine  già presenti allora si sono ingrandite, hanno acquisito più terreno da coltivare; le colture si sono specializzate, tendono a divenire di qualità. Consumo di suolo con il passaggio di un’autostrada, con gli espropri massicci che comporta, provoca oggi un autentico sconquasso che negli anni 60 non era nemmeno immaginabile. Centinaia le aziende pesantemente danneggiate, spogliate del loro terreno,  con danni permanenti alle colture che mai nessun risarcimento potrà coprire.

Sopra e sotto: due tratti della Brebemi in costruzione. La devastazione  è talmente estesa che parecchie le cascine non hanno più terreno coltivabile intorno

 




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