NON E’ NATALE SENZA SCROOGE

L’ispiratore di Paperon de’ Paperoni

Canto di Natale, celebre romanzo breve di Charles Dickens pubblicato nel 1843, è una delle storie più belle riferite a questa ricorrenza. Nello stile del tempo, narra della conversione al buon cuore dell’arido, brutto, vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge. Con sua massima sorpresa, viene visitato nella notte di Natale da tre spiriti: il Natale del passato, del presente e del futuro, preceduti dallo spettro del suo defunto amico e collega Jacob Marley, che lo mette sull’avviso. 
Nel secolo successivo, il personaggio Scrooge ha dato origine a diverse versioni cinematografiche, mentre a lui s’ispirava Walt Disney quando ha disegnato Paperone, che non a caso in inglese è Uncle Scrooge, lo zio ricco ma avaro, però in fondo dall’animo buono. Un’immagine edulcorata del capitale. 


Fabrizio Martorelli nel suo monologo tratto dal romanzo, dà una precisa sua lettura a un personaggio così avaro in tutto: “Parliamo di un uomo che non si è dato la possibilità di illudersi, quindi di giocare con la propria fantasia, di abbandonarsi ai desideri più che ai bisogni… di affrontare la propria vitalità”. In questa video-intervista, Martorelli, accanto a una poltrona molto simile a quella in cui sedeva Srooge, spiega come ha affrontato lui la lettura di uno dei romanzi più celebri del XIX secolo. 

Testo e videointervista all’attore Fabrizio Martorelli 
di Roberto Schena

 

CANTO DI NATALE – di Charles Dickens

con Fabrizio Martorelli è stato proposto dal 10 al 14 dicembre 2014 allo Spazio Tertulliano

Adattamento e drammaturgia di Fabrizio Martorelli
Regia di Antonio Mingarelli 
Light Designer: Eugenio Squeri 
Sonoro e musiche originali di Roberto Fiore 
Marionette e Costumi del Teatro Colla
Elementi di scena: Alice Leonardi e Luca Passeri
Assistente alla regia: Luca Pedron




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