VIDEO / LA VETTABBIA A MORIVIONE

L’UNICO BORGO CON UN NAVIGLIO TUTTO SUO

Morivione è l’unico borgo inurbato di Milano che abbia un naviglio tutto suo. E’ la Vettabbia, la cui costruzione risale all’età romana. Un tempo era navigabile, ora la sua presenza aiuta la città a presentarsi un po’ meglio. Un canale d’epoca, infatti, purché veramente legato a un paesaggio d’epoca, attira la vegetazione spontanea, rende le sponde più ricche di piante. L’allegra presenza di pesci (soprattutto carpe, anche molto grosse) e anatre svolazzanti accosta questo percorso all’idea di un giardino classico, forte di presenze naturali. Grazie alla Vettabbia, l’attiguo parco omonimo può essere definito un autentico “parco all’inglese”, poiché chi ha visitato Londra sa che i parchi della città un canale (anche più capace di questo) ce l’hanno tutti.

La Vettabbia si può definire il più storico dei navigli. Di fatto è il primo. Oggi non più, ma un tempo raccoglieva le acque del Seveso dirottato in città già 2000 anni fa e del Nirone, un grosso fontanile che raccoglieva a sua volta, a nord di Milano, le acque di molti altri fontanili fino a ingrossarsi al pari di un fiume navigavile. In quell’epoca, verso la Pianura Padana, quando gli abitanti erano dieci volte di meno, confluivano, tramite sia fiumi naturali, sia fenomeni di falda in risorgenza, masse d’acqua molto più imponenti. Fiumi e fontanili possedevano letti estesi e notevoli aree di esondazione (oggi il tutto è occupato da una scriteriata espansione edilizia).

La Vettabbia prima della sistemazione [foto Meuccia Musi]

I tre fiumi di Milano erano ( e sono) il Seveso, il Lambro e l’Olona, tutti già navigabili.  Che pure la Vettabbia lo fosse, è indicato dal nome stesso: secondo Landolfo Seniore, storico del secolo XI, deriverebbe dalla parola latina vectabilis, atto al trasporto di merci e persone.   Oggi come allora scende a sud di Milano e si unisce al Lambro, per poi gettarsi nel Po. Tramite la Vettabbia, Milano era così collegata all’Adriatico più quanto non sia adesso.

Per approfondire la storia della Vettabbia, leggi QUI

Questo video è di complemento all’articolo di Riccardo Tammaro sulla storia del nome del borgo. 

 




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