Rubare in cascina o nelle aziende rurali è facilissimo. Infatti, si tratta per lo più di situazioni isolate, dove i controlli non sono possibili in modo capillare a causa delle dimensioni. Una pacchia per i ladri. In provincia di Bergamo sono salite a dieci le aziende agricole che nell’ultimo mese (luglio 2017) si sono trovate l’impianto di irrigazione devastato. Durante la notte, qualcuno ha fatto razzia di oltre mille valvole in ottone per la distribuzione dell’acqua. Il danno stimato sfiora i 300 mila euro. Nel conto ci sono: materiali rubati, tubi tagliati, perdite di produzione e i costi delle ronde notturne per fare la guardia alle serre.
La Coldiretti di Bergamo ha presentato alla Procura un esposto contro ignoti per vandalismi. Singole aziende agricole sono già andate dai carabinieri per le denunce.
A Castellone, vicino a Crema, ladri in azione nelle cascine delle frazioni. Nelle scorse notti ignoti hanno trafugato da due aziende agricole carburante, motoseghe e altri attrezzi. Nel Cremonese, i carabinieri hanno messo all’erta 120 famiglie.
Cascina Battivacco a Milano
Nel Basso Lodigiano da un mese la Coldiretti provinciale ha fatto scattare l’allerta fra gli agricoltori dopo due colpi a Maleo e San Fiorano e una tentata razzia a Somaglia. L’avviso è di segnalare subito ai carabinieri la presenza di auto sospette o di persone sconosciute che si aggirano attorno alle cascine.
A Milano, la cascina Battivacco, nel parco Sud è stata anch’essa visitata di ladri qualche mese fa. E non è l’unica.
Doppio danno all’agricoltura
I furti nelle cascine e nelle aziende agricole – spiega la Coldiretti Lombardia – si aggiungono a una situazione già difficile. Il fenomeno colpisce a ondate i territori, con i ladri che portano via i trattori, le macchine, a volte anche gli animali oppure entrano in casa e razziano ori e ricordi di famiglia.
I dati del 2015 dicono che a livello nazionale sono avvenuti 2.570 furti di attrezzature e trattori e anche 490 casi di abigeato (furto di bestiame). E’ sempre più difficile essere agricoltori o allevatori in Italia. Alle politiche frustranti della Ue, agli espropri continui per realizzare autostrade costose e inutili che tagliano i campi, si aggiungono i malviventi, in grado di causare danni rilevanti.
Molto spesso, infatti, l’agricoltore sta ancora finendo di pagare il finanziamento con cui ha comprato l’attrezzatura rubata. I ladri, dal canto loro, ricavano quando va bene il 10 per cento del valore reale. Per gli agricoltori il danno è triplo. Perdono il mezzo, devono interrompere il lavoro e in più si devono ricomprare, se possono, il macchinario rubato.
Si sa che per lo più questo materiale rubato finisce nell’Est Europa, in particolare in Ungheria e Romania.
MM sta facendo indagini geognostiche per fattibilità estensione metro lilla, se dovesse arrivare un progetto e in futuro esecuzione, sarebbe un poco più attenzionata. Al
Sarebbe da gestire molto meglio Quinto Romano, rendere i marciapiedi più accessibili , rendere efficiente l' ufficio postale di Caldera con personale all' altezza loro […]
secondo voi è possibile che Milano inglobi (facendo propri quartieri) ulteriori cittadine ora presenti nella prima fascia? Ad es. Novate Milanese, Bresso, Rho ecc
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