ASSIANO, relazione storica su uno dei borghi più antichi

di GIORGIO UBERTIpublic historian

La lapide II sec. d.C. di Gaio Axilio Onorato, da cui “Assiano” (Museo Castello Sforzesco)

DA DOVE PROVIENE IL NOME

Il toponimo di Assiano, fino al XII secolo, era usato nella forma latina «Axiliano»1. Questo toponimo sembra derivare dalla famiglia senatoriale degli Axili collegati a questa località grazie al tramite di rinvenimento, nella vicina località di Baggio, di una lapide di marmo di musso2 del II secolo d.C. riguardante Gaio Axilio Onorato, curatore della pubblica amministrazione di Como e Bergamo e tribuno laticlavio della regione Transpadana (figura a sinistra).

È possibile ipotizzare che Gaio Axilio Onorato e altri membri della sua famiglia, avessero in dotazione questa porzione della campagna dell’antica Mediolanum, e l’abbiano resa produttiva secondo l’uso della centuriazione romana. La più antica testimonianza scritta, documentata, dell’esistenza di questa località è stata rinvenuta all’interno di un atto del novembre del 1045. Si tratta di un placito con cui Azone Marchione, vassallo dell’Imperatore, assegnava ai canonici della Basilica di Sant’Ambrogio i fabbricati e le terre di Assiano, qui chiamata appunto Axiliano3

Il campanile dei canonici di Sant’Ambrogio

Questa testimonianza ci svela anche il momento in cui la gestione di questa località fu affidata ai canonici di Sant’Ambrogio, i quali la condurranno ininterrottamente per oltre sette secoli. Essi continueranno ad amministrare il fondo agricolo attraverso l’affitto delle cascine presenti, compresa la vicina Cascina Moirano, fino al 1797, in corrispondenza delle soppressioni napoleoniche. Solo nell’Ottocento la proprietà passerà alla famiglia Bono.

L’intreccio dei toponimi

Dal medioevo Assiano è stata anche sede di una comunità fiscale autonoma. Negli Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346 Assiano risulta inclusa nella pieve di Cesano Boscone e viene elencata tra le località cui spetta la manutenzione della strata da Bagio come el locho de Asliano4All’interno del registro sulla tassa del sale del 1572 la Comunità di Asiano5 amministra una superficie di 2.907 pertiche (circa 190 ettari). Nella seconda metà del Cinquecento, questa località sarà visitata da San Carlo Borromeo il quale, nel 1574, ci testimonia la presenza di 60 anime6. Nel 1757 al comune di Assiano, fu aggregato il comune di Moirano con Malandra.  

Assiano, sede del Comune, XVII sec. 

Nel 1805 il comune di Assiano contava 205 abitanti7. Infine, con dispaccio governativo 15 agosto 1841 il comune di Assiano con Moirano e Malandra fu soppresso e aggregato al vicino comune di Muggiano (Muggiano, nel 1865 confluirà nel Comune di Baggio il quale nel 1923 sarà a sua volta soppresso e aggregato al Comune di Milano).

LA CHIESETTA DI SAN MARTINO

Assiano, l’altare in marmo, stile rococò, con le balaustre

Presso Assiano è presente un oratorio dedicato a San Martino di Tours, vescovo e contemporaneo di Sant’Ambrogio, documentato per la prima volta nel liber notitiae sanctorum8 composto tra il 1288 e il 1289. Anche questo luogo di culto sarà gestito dai Canonici di Sant’Ambrogio fino al 1797 e sarà poi ceduto ai successivi proprietari del fondo agricolo. Di questo oratorio se ne conferma la presenza anche nelle relazioni delle visite borromaiche, in tutte le successive visite pastorali e vicariali9 e negli atti dei soppressi comuni amministrativi di Muggiano (1865) e di Baggio (1870)10.  Inizialmente la comunità di Assiano ricadeva sotto la giurisdizione parrocchiale di San Giovanni Battista di Cesano Boscone ma dal 1602, con l’erezione della parrocchia di Cusago finirà sotto questa nuova giurisdizione e ci rimarrà fino al 1898, quando fu istituita la più vicina parrocchia di Muggiano. 

Note

L’area monumentale di Assiano in dettaglio

1  D. Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, 1931.

2  Deposito delle Civiche Raccolte Archeologiche, Via Rubattino, 37.

3  Lodovico Antonio Muratori, Antiquitates Italicae medii aevi, Volume 4, pp. 9, 10, Milano, Tipografia della società Palatina, 1741.

4  AA.VV., Progetto Civita, Regione Lombardia, 2000.

5  Archivio Storico Civico, Registro tasse per Pievi.

6  Archivio Storico Diocesano di Milano, Sezione X, Visite Cesano, Status Animarum 1572.

7  Attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia.

8  Vigotti G., (1974). La diocesi di Milano alla fine del Secolo XIII. Chiese cittadine e pievi forensi nel “Liber Sanctorum” di Goffredo da Bussero, Roma, Edizioni di storia e letteratura.

 ADM, Sez. X.

10  Archivio Civico Amministrativo di Milano, Fondo atti dei comuni aggregati.




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