Esoterismo di Sergio Leone

SERGIO LEONE, l’antimilitarismo espresso con esoterismo critico

Forti i simboli presenti nelle scene finali de “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”, girate nel cimitero a cerchi concentrici appositamente costruito nei pressi di Burgos, in Spagna. Un capolavoro di architettura cinematografica che rappresenta l’Eden perduto, la protesta delle vittime, lo scandalo della guerra 

 Osservate queste due fotogrammi tratti dal film western, di Sergio Leone, “Il Buono il Brutto e il Cattivo” Avrete subito riconosciuto la grandiosa scena del duello a tre (triello), girata nel cimitero militare si Sad Hill con le musiche di Ennio Morricone.  È uno dei più celebri finali mai realizzati nella storia del cinema.  Se non la ricordate, o non avete visto il film, guardatela qui.
La colonna spezzata alle spalle di Clint Eastwood e l'urna dietro Eli Wallach

“Il Buono, il Brutto e il Cattivo”: alle spalle di Clint Eastwood la colonna spezzata. L’urna dietro Eli Wallach

Il cimitero è fittizio, non è mai esistito negli Stati Uniti. La scena fu girata nel Nord della Spagna, nel pressi della città di Burgos, in un località deserta. La scenografia cimiteriale è una ideazione straordinaria di un architetto, Carlo Leva. Più che la Guerra di Secessione, le scene belliche della pellicola ricordano certe situazioni tipiche dei campi di battaglia della prima guerra mondiale. E il cimitero, più che un’architettura spaziale è uno strano disegno urbanistico; delinea una città dei morti nella veste di una moderna necropoli. O di un borgo industriale studiato con i criteri della geometria razionale, come tanti completamente abbandonati alla rovina. Non c’è nemmeno un custode. Ci sono solo simboli a proteggere e a spiegare il luogo.

colonna e urna

La scena del triello contiene, con una certa evidenza, inquadrature con forti simboli esoterici e massonici, in primis la colonna spezzata e l’urna. Ambedue si trovano alle spalle di due dei tre duellanti, Clint Eastwood ed Eli Wallach. L’urna è più ravvicinata ed evidene. Nessuno ci fa caso, ma l’esoterismo con i suoi simboli c’è tutto e anche in grande evidenza. La colonna spezzata indica la morte o l‘interruzione prematura di una vita, di giovani uomini, in particolare. L’urna, fin dalla tradizione classica, è molto ricca di significati funebri. Principalmente è il simbolo del dolore, come se dovesse contenere le molte lacrime versate per la guerra civile americana (1861-65). Quando è coperta da un drappo, indica (tra le altre cose) che la persona deceduta era anziana. Se l’urna non è coperta, come in questo caso, indica il contrario. Si tratta, quindi, ancora una volta, di sottolineare che si è in presenza di giovani vite distrutte, di un dolore infinito e inconsolabile. I due monumenti simbolici, presumibilmente realizzati dagli attrezzisti in legno e carta pesta, furono appositamente preparati per il film. Oggi non li si trova più sul posto.

Proiezione del Paradiso Terrestre

Una delle locandine del film. I duellanti sono chiaramente disposti a triangolo equilatero inscritto in un cerchio

Una delle locandine del film. I duellanti  disposti a triangolo equilatero inscritto in un cerchio rappresentano la parola divina

Il cimitero a cerchi concentrici ha una conformazione particolare: è un riferimento al movimento universale, come lo spostamento dell’acqua provocato da un sasso gettato, o la gravitazione dei pianeti intorno al sole. Qui su questo terreno, i cerchi concentrici si sviluppano, attorno a un’origine in pietra, costituita da un pavimento circolare e un bordo in sassi squadrati. All’interno, i tre duellanti, o “triellanti” si dispongono a triangolo. Quest’ultimo è inscritto in un cerchio che a sua volta dà vita ai molti altri cerchi dove sono disposte le tombe. In una di questa c’è una forte somma di denaro, motivo del quale si è scatenata la guerra civile e il duello a tre.

La scena indica nella conquista scriteriata del denaro la forma più tragica, esplosiva, della morte collettiva, delle giuventù distrutta. Nello stesso tempo, la scenografia è un palese riferimento al Paradiso Terrestre, con una geometria che ha Dio al centro, perché altro non sono il triangolo e cerchi concentrici. La selva di croci rappresentano gli alberi del giardino sacro, ma con un unico punctum: l’albero del bene e del male, ossia la tomba di Arch Stanton, la casa del diavolo col denaro. Volendo, questo cimitero è l’Eden dopo la cacciata, è l’Eden perduto.

Il cimitero crea cineturismo

La ricerca frenetica della tomba di Arch Stanton, con Tuco (Eli Wallach) che corre fra ben ottomila tombe e altrettante povere croci di legno marcio,  recuperato, è musicata daEnnio  Morricone ne L’estasi dell’oro,  brano per coro e orchestra.  Tuco non è indifferente alla tragedia, ma è come spiritato, posseduto.

Autentico colossal italiano, costato uno sproposito, fu girato nel 1966 interamente in Spagna, quando c’era ancora il dittatore Franco. Nonostante Il Buono, il Brutto e il Cattivo sia ricordato come uno dei più violenti attacchi al militarismo mai prodotti nella storia del cinema, ricevette un aiuto fondamentale dall’esercito spagnolo che fornì alla produzione ben 1500 soldati come comparse, organizzò l’esplosione del grande ponte di legno utilizzando notevoli quantitativi di tritolo e intervenne con i suoi i bulldozer per sistemare l’area di quello che sarebbe diventato il cimitero uscito dalle teste di Sergio Leone e Carlo Leva. 

La scenografia del cimitero

La scenografia geometrica del cimitero e il triangolo dei “triellanti”

Per i 50 anni del film, 1966-2016, il finto cimitero di Sad Hills, è stato restaurato dove fu appositamente allestito dagli scenografi nel 1966, in una località a un’ora di auto a Sud di Burgos, città del Nord della Spagna. È esattamente nello stesso posto dove fu allestito da Leva e trasformato, caso unico, in una sorta di area archeologico-cineturistica.    Guardate un po’ qui.
Autore dell’articolo è Roberto Schena



Ci sono 3 commenti

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  1. Guido

    Purtroppo l’esoterismo è presente anche in altri film, e temo sia una cosa voluta. In “x qualche dollaro in più” , c’è l’uccisione gratuita della famiglia di chi ha tradito, ambientata in una chiesa sconsacrata. Il regista eccede fin troppo nel rendere la scena truculenta. Simboli massonici sparsi ovunque, lontano dall’essere decorazioni di un edificio ecclesiastico.

    • Roberto Schena

      Perchè “purtroppo”, non credo si tratti di associazione criminale, niente demonizzazioni. I simboli sono solo simboli, non fanno male a nessuno e possono comunicare tante buone cose, e spesso quelli massonici sono presenti nelle chiese o coincidono con quelli cristiani.

  2. GUIDO

    col senno di poi credo che Leone educhi alla violenza, ah, nello stesso film la banca da svaligiare assomiglia in tutto a un tempio con le classiche tre entrate, magari una chiesa, i guardiani fannom esattamente 33 passi, come i gradi della massoneria. La differenza dai film western precedenti sta proprio nella gratuità della violenza, portata all’eccesso con le uccisioni di massa. Non è casuale.


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