Surprised baby isolated on white

In difesa della gestazione per altri (gpa)

neonato-770x470 Per profondi motivi di umanità. 

Dunque si è contrari alla Gestazione per altri al fine nobile d’evitare lo sfruttamento delle donne povere. La mercificazione del corpo. Dell’utero. E chi vi fa ricorso è un superegoista.
Farei notare, però, che anche contro l’aborto (chi ha la mia età se lo ricorda bene), si ricorreva ad argomentazioni simili. Si diceva che vi avrebbero fatto ricorso le donne povere. Le donne non in grado di pagare le bollette e di mantenere i figli. Uno strazio. Poi però si è visto che vi fanno ricorso donne di tutte le classi sociali, per libera scelta e maternità consapevole.
Anche del divorzio si diceva peste e corna. Per esempio, guarda caso, che sarebbero state vittime le donne povere e sfiorite. Le donne abbandonate dai mariti ancora piacenti e pimpanti. Ora, non è che queste argomentazioni non abbiano un loro fondamento, ma l’apocalisse morale non c’è stata. Anzi, nel caso della gpa, l’opposto speculare dell’aborto, avremmo qualche bambino in più. Ce n’è pure tanto bisogno.

Diritto alla vita solo secondo loro

La scusa delle donne povere schiavizzate è citata spesso da persone in buona fede. Tuttavia, se ci sono donne povere bisognose aiutiamole seriamente invece di lasciarle sole e di tirarle in ballo quando fa comodo. Si cita il diritto alla vita secondo i precetti morali di signori più fortunati e si paventa il peggio perché non si onorerebbe la famiglia sessualmente giustificata.
Essere genitori è un’aspirazione talmente innata e profonda che, fin dai tempi più antichi, si è sempre fatto ricorso a un aiuto esterno – quando la coppia non poteva avere figli – o “comprando” dei bambini, o mediante una relazione extraconiugale. Nella stessa Bibbia, dove sono largamente ammessi il concubinato e la poligamia, sono numerosissimi questi casi perfino tra i profeti e il Vangelo non nega la possibilità. E’ stata una prassi umanissima, di cui snobisticamente si rifiuta la portata storica. Per secoli accudire a un infante proveniente da una famiglia numerosa che non poteva sfamare i piccoli è stato ritenuto un gesto – più che lodevole – necessario.
Conosco l’obiezione: se una cosa si è sempre fatta, non è detto sia giusta. Verissimo, ma non si può nemmeno voltare le spalle a chi chiede un aiuto umanamente più che comprensibile: avere un figlio.

bimboL’utero secondo loro

La società è piena di episodi di super sfruttamento in ogni angolo del mondo verso donne e bambini. Però non risulta che si punisca il commercio con quei paesi che ne approfittano senza ritegno. L’economia moderna riduce ogni cosa, ogni persona a merce indipendentemente dalle singole volontà. Non l’hanno inventato di certo coloro che non hanno figli e li vogliono disperatamente. Perché, allora, rinfacciarla solo a loro con proibizioni d’ogni sorta? Andrebbe spiegato che in un’economia capitalista la riduzione a merce dell’essere umano come della natura, nonché la distruzione dei processi e degli strumenti produttivi, natura compresa, sono prerogative delle sue regole fondamentali per funzionare. La gpa, poverina, è la meno colpevole e anzi, in genere, è una richiesta d’aiuto reciproco. Donne che aiutano altre donne, mutuo soccorso nel riconoscere i rispettivi bisogni.
Non mi sembra sia questo grande obbrobrio, questo abisso d’immoralità, venire incontro a una donna povera con una somma di denaro. Potrebbe cambiare la vita a lei e alla sua famiglia. O quanto meno renderla più facile per anni.   Non c’è un numero di adozioni disponibile per tutti i richiedenti e in Occidente sussiste il grave problema del calo delle nascite: la maternità in surroga può fornire un contributo alla soluzione.

La gpa è entrata nel futuro

Non è come vendere un organo del proprio corpo, dove il danno reale prodotto dalla disperazione è rilevante e permanente. In alcuni Paesi la gestazione per altri è praticata da decenni. Non ha mai scatenato reazioni particolari come   in Italia o in Francia. In 9 casi su 10 sono donne senza speranza di avere figli a rivolgersi ad altre donne per un aiuto. La gpa è una cosa troppo seria per essere lasciata in mano a commentatori pieni di livore. Non è detto che un domani vi possa essere un suo uso anche per coppie non abbienti. Sarebbe molto interessante come mezzo per incentivare le nascite.
Dare vita a dei figli è un’aspirazione profonda che riguarda ogni uomo e ogni donna. E’ una forza invincibile inscritta nel ciclo naturale. Negare questa possibilità per soddisfare considerazioni religiose e morali esterne alla volontà di far nascere un individuo, può essere  sordido, vile e crudele. Allevare dei figli è la missione più importante della società e degli individui. Negarne la possibilità è puro esercizio asociale e inumano. Nessuno può pensare di ridurre la maternità in surroga a un mero atto commerciale o a sfruttamento dell’utero.  Farlo è una gravissima scorrettezza commessa nei confronti del nato e dei genitori adottivi.
È come dire al primo: «Era meglio se tu non nascessi».  Il che mi sembra ben più ripugnate di un modo non ortodosso di nascere.  Si tratta solo di regolamentare la gestazione per altri. Nel migliore dei modi, aggiustando il tiro con l’esperienza, come già avvenuto per il divorzio e l’aborto. Quando si tratta di sopprimere un feto sono tutti d’accordo, quando si tratta di farlo nascere si guarda al pedigree?



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