Lombardia, difendere l’agricoltura da asfalto e cemento

Mele campanine di Mantova

Mele campanine di Mantova

Dal mais nero alla mela campanina

Si spera che si fermi l’estendersi della rete stradale e autostradale, vera minaccia per l’eccellenza agricola lombarda. Con oltre ventimila varietà di flora e fauna,  la Lombardia rappresenta il 30% delle 63mila specie animali e vegetali esistenti in Italia. E abbiamo imprenditori che si sono dedicati a salvare specie in via di estinzione e recuperare varietà vegetali antiche che rischiavano di sparire per sempre. Le varietà comprendono, per esempio, il mais blu di Cornate d’Adda (Monza Brianza). O il mais nero coltivato in provincia di Cremona, dove si produce anche l’antica varietà del grano monococco. Oppure ci sono il mais spinato di Gandino (Bergamo), la patata viola di Sondrio e l’antica “mela campanina” nel Mantovano.

Mais blu di Cornate d'Adda

Mais blu di Cornate d’Adda

C’è il pomodorino giallo coltivato a Pavia che, poco più grosso di una ciliegia, è saporitissimo e dolcissimo e grazie al suo giallo intenso. Ricchissimo di vitamina C, è utile per rafforzare le difese del sistema immunitario. Dal mais bianco perla bergamasco con granella vitrea si ricava una farina bianco candido. Ottima, se abbinata a formaggio e salumi o fritta ma anche mangiata qualche giorno dopo  rafferma al posto del pane.

Pomodorino giallo di Pavia

Pomodorino giallo di Pavia

C’è poi un legame fra la tradizione casearia lombarda e la salvaguardia di numerose specie bovine e caprine. Come la mucca Pontremolese i cui progenitori, secondo la leggenda, trasportarono il marmo utilizzato da Michelangelo per scolpire il Mosè. O come la vacca Burlina, di origine veneta, salvata dall’estinzione. O la Varzese, tutte razze autoctone dell’Italia del Nor. Esse sono celebri per la loro capacità di lavoro e la qualità del loro latte, allevate in provincia di Pavia, nel Milanese e nel Lodigiano.

Tutelare l’impegno degli agricoltori

Ai due estremi della Lombardia abbiamo in Valtellina la pecora Ciuta, una razza “bonsai” perché è la più piccola delle Alpi. A sud nel Mantovano ci sono ancora i fagiani venerati. C’è la robusta maculata e la robusta lionata che sono due tipi di galline caratteristiche della pianura padana. Nel Comasco, infine, troviamo la capra nera di Verzasca e nel Bresciano c’è chi alleva le capre Bionde dell’Adamello.

Autostrade come la Bre.be.mila Teem e la Pedemontana e ancor più la Toem qualora dovesse essere messa in cantiere, sono state devastanti per l’agricoltura e l’equilibrio naturale, non solo e non tanto per la quantità di terreno “bruciato” dai nuovi impieghi, che anche quello conta, quanto per il danno procurato alle centinaia di aziende agricole e zootecniche che si sono viste tagliare in due i terreni.   

Tori di razza Burlina

Tori di razza Burlina

Gallina robusts lionata

Gallina robusts lionata

Senza contare che la Regione Lombardia vuole altri 400 chilometri ai autostrade e superstrade, ovunque e le più vaie. Purtroppo, tutto questo è ampiamente minacciato. La Lombardia è una delle regioni più urbanizzate e cementificate d’Europa. Negli ultimi anni il suolo è stato consumato al ritmo di 90.000 metri quadrati al giorno (l’equivalente di circa 12 campi di calcio!), per un totale di più di 3.000 ettari l’anno coperti da cemento ed asfalto, distrutti dall’edilizia residenziale e commerciale, da strade, impianti industriali, centri commerciali e capannoni: terra che non tornerà più, poiché è quasi impossibile che un terreno edificato possa tornare fertile.

Promuovere biodivesità

Mais spinato di Gandino

Mais spinato di Gandino

“La grande biodiversità lombarda – spiega Valeria Sonvico, responsabile Ambiente della Coldiretti regionale – è legata anche a una rete di parchi naturali e aree sotto tutela. Sono presenti in tutte le province, con estensioni anche importanti . Gli agricoltori sono presenti e interagiscono con l’ambiente naturale”.  Attualmente, il sistema si estende su 450 mila ettari di territorio lombardo. Comprende parchi fluviali, montani, di cintura metropolitana, agricoli e forestali. Sono 78 i parchi di interesse sovracomunale, 65 le riserve naturali, 29 i  monumenti naturali. Il 60% dei parchi si trova in aree di pianura o bassa collina e circa il 40% in aree montane. Sono inoltre presenti 241 Siti della rete europea Natura 2000 riconosciuti dall’Unione Europea. Abbiamo un patrimonio immenso che va conservato e promosso. Anche grazie all’opera degli agricoltori che ogni giorno lavorano nelle stalle e nei campi.

Capra nera di Verzasca

Capra nera di Verzasca




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